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  • I due Inzaghi: la rivincita di Simone

    I due Inzaghi: la rivincita di Simone

    • Stefania Accosa
    Nel calcio, Simone Inzaghi e Filippo Inzaghi hanno avuto una carriera molto diversa. Sia come giocatori, sia come allenatori, non hanno avuto alcun punto in comune, tranne il ruolo. Da attaccante, Filippo Inzaghi ha vinto letteralmente tutto con la maglia del Milan, mentre Simone si è imposto nella Lazio, raccogliendo successi importanti, che costantemente il fratello metteva irrimediabilmente in ombra.

    PALMARES DI SUCCESSO - Basta dare un’occhiata al palmarés di entrambi per rendersi conto del divario delle rispettive bacheche. Filippo ha vinto tutto: 2 Champions League, 3 Scudetti, 3 Supercoppe Italiane, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppe Uefa, 1 Coppa del Mondo per club, e 1 Coppa del Mondo. Simone ha conquistato: 1 Scudetto, 3 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane ed 1 Supercoppa Uefa. Simone ha dovuto ammirare il fratello esultare sul tetto del mondo, sia con il Milan, sia con la Nazionale, mentre per lui si prospettava un destino diverso.

    IL FRATELLO DI - Simone era ormai definito il “fratello di…” e anche dopo l’addio al calcio giocato, la questione sembrava non accingersi a cambiare. Soprattutto quando Pippo passò da allenatore della Primavera del Milan, alla prima squadra, esordendo da professionista nel campionato 2014-2015. Ma il futuro aveva in serbo una svolta per entrambi i fratelli piacentini. Quell’anno Filippo venne esonerato, complice il decimo posto in classifica, che comportò l’esclusione dei rossoneri dalle coppe europee. Successivamente Pippo venne scelto come tecnico del Venezia, che allena dal 2016. Il Venzezia Football Club milita in Lega Pro, prima divisione girone A. E Simone?

    CARRIERA DA ALLENATORE - La carriera di Simone Inzaghi sembra in netto contrasto a quella del fratello, decisamente in ascesa. Ha iniziato nel 2010 la gavetta da allenatore partendo dagli Allievi Regionali della Lazio. Nel 2016 arriva l’occasione che non può assolutamente sprecare per mettersi in luce: esordisce sulla panchina della prima squadra. È riuscito a sostituire Pioli in modo eccellente, confermandosi alla guida del club di Lotito. A contraddistinguere Simone è una grande qualità: l’umiltà. Dopo l’esperienza di traghettatore era pronto a mettersi nuovamente da parte, lasciando spazio a nomi maggiormente affidabili, come Prandelli o Sampaoli, ma ha ricevuto la fiducia della società, ripagandola al meglio.

    L'AFFERMAZIONE DI SIMONE - Amato dai tifosi, nella squadra e nella città dove ha passato tanti anni della sua vita, sembra che stia ottenendo quella sana rivincita sportiva nei confronti del fratello, che attendeva da sempre. Ora nessuno dirà più “il fratello di Pippo Inzaghi”, ora è semplicemente Simone Inzaghi, l’allenatore. La maturità mostrata, unitamente all'ottimo gioco che è riuscito a imprimere alla Lazio, compongono un pregevole biglietto da visita per future panchine di rilievo in tutta Europa.   

    @StefaniaAccosa

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