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  • I fratelli Donnarumma insieme al Milan?

    I fratelli Donnarumma insieme al Milan?

    Domenica a San Siro si gioca Milan-Genoa. L'ex Niang è in dubbio e Luiz Adriano è distratto dalle sirene sul mercato cinese, così Mihajlovic medita di rilanciare Balotelli titolare in attacco al fianco di Bacca. Bonaventura verso il recupero: nel suo ruolo in allenamento è stato provato Boateng, che però non convince come esterno sinistro. 

    FRATELLI DI PORTA - Tra i pali confermatissimo il giovane Gigio Donnarumma: dall'altra parte in panchina c'è suo fratello Antonio, che ha 9 anni in più e ha un passato nelle giovanili rossonere. Come si legge sulla Gazzetta dello Sport, i due sono legatissimi, ora più di prima: la conferma arriva dal loro angelo custode, Enzo Raiola (cugino di Mino), da sempre al fianco di entrambi. Un flashback lo rimanda allo scorso 25 ottobre, giorno del debutto di Gigio contro il Sassuolo: "Ricordo ancora che a fine partita accompagnai i suoi genitori, mentre i due fratelli andarono in auto per fatti loro. A caldo volevano condividere quell'emozione". Se non possono vedersi si sentono comunque al telefono e in ogni caso via social, soprattutto per sfottersi. Antonio chiama Gianluigi "cucciolo", mentre il minore ricambia con un enigmatico "obei", espressione evidentemente in codice. "Gigio è più estroverso - continua Raiola - mentre Antonio ha un carattere riservato. E credo che gli farebbe bene aprirsi un po' di più". Antonio è spesso a Milano, anche per trovare la sua fidanzata. E' stato proprio lui a fare da apripista a Gianluigi due anni fa, al suo approdo in rossonero. Quando si vedono giocano alla Playstation, così come li appassionano i video dei colleghi più famosi. Entrambi stravedono ovviamente per Buffon e Abbiati, ma il numero uno milanista ha un occhio di riguardo per Neuer: anche per rubargli qualche segreto nel gioco con i piedi. Entrambi sanno che le parti ormai sono invertite. Ricorda l'agente: "Antonio non ha mai aperto ai paragoni con Gigio. Ha sempre risposto: 'Il più forte è lui'". E dire che il talento milanista ha scelto di giocare in porta proprio per emulare il fratello maggiore: da sempre il suo idolo. Era tale la voglia di seguirne le orme che iniziò (precocissimo) a 5 anni con il Club Napoli, mentre il più grande si era iscritto a 9. E quando anche lui raggiunse quell’età, già giocava con i tredicenni. Ed ora è fatale l’ammissione: "Tutti lo sapevano, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di fare ricorso". Sin dall’inizio gli esperti avevano previsto i successi del secondogenito. Tanto per dirne una: quando il Milan acquistò Antonio a 14 anni, spese appena 60mila euro. Nel caso di Gigio, invece, Galliani fu veloce a cogliere la segnalazione di Bianchessi, perché si era già scatenata un’asta che aveva visto papà Alfonso al centro delle lusinghe di Juve, Inter e Fiorentina. Però i rossoneri ebbero la meglio sia perché investirono 200mila euro, ma sopratutto perché ebbero il sì convinto del ragazzino, innamorato all’idea di vestire la maglia del fratello. 


    FUTURO INSIEME? - Entrambi sono legati ai rispettivi club sino al 2018. Ma se per il milanista è solo un problema formale, perché da minorenne può firmare solo impegni triennali, l’altro coltiva una speranza tutt’altro che segreta per chi gli è vicino. Da milanista doc, coronerebbe un sogno se potesse giocare insieme all’ormai più famoso fratellino. Lo stesso Raiola lancia lì l'idea: "Il feeling tra di loro non lo scopro certo io. E credo che al Milan stiano per cambiare un po' di volti in porta...". In effetti Abbiati chiude a fine stagione, mentre Diego Lopez è ormai in uscita. Gabriel torna alla base? Nell'era di Donnarumma il Milan deve scegliere due partner fidati. Antonio si è già candidato. 


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