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  • I 'macellai' dell’Isis non riusciranno a strapparci i giorni dell’innocenza!

    I 'macellai' dell’Isis non riusciranno a strapparci i giorni dell’innocenza!

    • Marco Bernardini
    Una partita di pallone. Un concerto rock. Uno stadio o un’arena.  Luoghi e simboli di spensierata felicità. Comunque di serenità. Il posto delle fragole dove ciascuno di noi ha il diritto di vivere i suoi giorni dell’innocenza tornando a essere anche un poco bambino con il gioco e con la musica. Le fragole hanno il colore del sangue. Sangue vero, purtroppo, quello versato da giovani, uomini, donne, mamme, papà e bambini piccoli nella mattanza di Manchester operata dai “macellai” senza volto dell’Isis. Quei fanatici delinquenti planetari i quali immaginano di poter “vendicare” le bombe talvolta poco intelligenti che vengono sganciate dai droni americani sulle case siriane anziché sui covi dei terroristi. La legge del taglione e del terrore che semmai dovesse avere la meglio su quella della ragione ci scaraventerebbe tutti, in un amen, dentro l’abisso del nulla. 

    E, di fatto, ciò che cercano di provocare il Califfo e i suoi uomini vestiti di nero il cui scopo finale sarebbe quello di “rifondare” il mondo nel nome di un Corano da loro mistificato con il solo obbiettivo di cancellare dalla faccia della Terra l‘infedele occidentale con annessi usi e costumi. Un esercito del Male dal quale fortunatamente persino i “fratelli” arabi hanno voluto prendere le distanze e il quale gioca tutte le sue carte sul tavolo della paura pensando che, prima o poi, in primo luogo l’Europa imploda riducendosi a vivere un’esistenza  senza senso perché quotidianamente impegnata a guardarsi dietro le spalle prevedendo sempre il peggio. Non accadrà. Non riusciranno mai a strapparci i giorni dell’innocenza anche se, negli stadi o nelle arene, le fragole avranno l’odore acre del sangue.

    Certamente non abbasseremo la guardia. Domani, a Stoccolma, per la finale di Europa League tra il Manchester United e l’Ajax l’Uefa ha giustamente preteso un  dispiegamento di forze di intelligence e militari mai neppure immaginate per “presidiare” una partita di pallone. Del resto, memori di ciò che poteva accadere allo ”Stade de Paris” e che per pura fortuna non è avvenuto, non vi sono più dubbi sul fatto che i terroristi abbiano come obbiettivi principali la normale gente di tutti i giorni piuttosto che i governanti ai quali evidentemente non riescono ad arrivare. Ancora più massiccia sarà la sorveglianza, qualche giorno dopo, dello stadio di Cardiff dove Juventus e Real Madrid si contenderanno la Champions. 

    Un impianto bellissimo e all’avanguardia, quello della capitale gallese, che può contenere settantaquattro mila persone tutte a sedere. Ebbene quindicimila saranno soldati, poliziotti e uomini del servizio d’ordine mentre altrettanti pattuglieranno l’esterno oltre al centro della città. Non solo. Il “Millenium” è fornito di un tetto mobile che fino ad oggi non è mai stato usato. L’Uefa ha chiesto e ottenuto che due ore prima dell’inizio l’impianto venga”sigillato” per evitare possibili attacchi dall’alto di droni telecomandati a distanza e carichi di esplosivo. Più che una vigilia di calcio, se vista a questo modo, sembra essere una grande manovra pre bellica. Ma neppure tutte queste operazioni preventive assolutamente necessarie riusciranno a mortificare o a cancellare il fanciullo che è in tutti noi e che si prepara a vivere una notte di innocente felicità. Deve essere così, per forza. 

    E’ vero che lo stesso spirito di serena euforia sosteneva le povere anime innocenti presenti al concerto di Manchester che probabilmente sono volate via nel cielo con nelle orecchie la voce di Ariana Grande senza praticamente rendersi conto di ciò che stava accadendo. Dio voglia che sia andata così, perlomeno. Ma è altrettanto vero che la sola e unica risposta autorevole da sbattere sul muso del “macellai” oltranzisti islamici è quella di procedere a testa ben alta e schiena ben dritta lungo la strada delle nostre belle e sane abitudini. Essere vigili, questo sì, ma non pallidi e timorosi al punto da rinunciare ai nostri diritti di uomini tra gli uomini senza odiose bandiere politiche, razziali o religiose. Una sola bandiera per tutti, semmai. Quella che fa onore al nostro “io fanciullo” e ai nostri giorni dell’innocenza che nessun Califfo riuscirà mai a strapparci. 

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