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  • I segreti del Vitesse, colonia del Chelsea

    I segreti del Vitesse, colonia del Chelsea

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    C’è un campionato in Europa sempre più intrigante per lo scouting, dove puoi vedere nuove idee di gioco che vengono interpretate da giocatori ben messi fisicamente e dalle indubbie qualità tecniche. Si tratta della Eredivisie olandese. Mentre in Italia c’è una indubbia involuzione sotto il profilo tattico con il ritorno oggettivo della difesa a cinque, sbandierata dai tecnici come difesa a tre uomini, in Olanda e al Vitesse in particolare, è stato metabolizzato il concetto che Luis Enrique non è riuscito a trasmettere alla Roma, con i difensori centrali che iniziano il possesso palla allargandosi e permettendo al centrocampista centrale di arretrare e fungere da regista difensivo, creando una difesa a tre. 

    Dei segreti del Vitesse, parla in esclusiva a Calciomercato.com Mauro Mirko Masoni, osservatore, consulente tecnico (in passato di Foggia, Martina, Palazzolo e Taranto) e grande esperto di calcio internazionale. 

    LA TATTICA 

    Gli esterni bassi si posizionano larghi sulla linea centrale del campo e i due interni si posizionano uno più arretrato e uno più avanzato a seconda della fascia dove il gioco inizia ad attecchire. Volendo dare dei numeri, in possesso palla abbiamo un 3-1-3-3 che in fase difensiva diventa 4-1-4-1. Rari i lanci lunghi perché il fraseggio è doverosamente palla a terra. Da ciò deriva che la qualità media della squadra deve essere alta sotto il profilo tecnico e, soprattutto agli esterni di difesa, è richiesta grande partecipazione alla fase offensiva, per cui sono banditi i terzini con scarsa attitudine al palleggio e alla proposizione. Calcio propositivo quindi e coach preparati: gli olandesi sono  i tecnici più “esportati” all’estero e il motivo è da riferire alla loro adattabilità alle novità. 

    LA COLONIA DEL CHELSEA 

    Accanto all’Ajax, monopolista del primato in classifica degli ultimi anni, nello scranno più alto della graduatoria quest’anno si è insediato il Vitesse. Colonia del Chelsea, infatti gli inglesi mandano a maturare i loro migliori “prospetti” che, così giovani,  fanno davvero la differenza da quelle parti. E in cambio si sono presi Van Ginkel, fiore all’occhiello olandese della passata stagione, pagato circa 10 milioni di euro. Non è stata l’unica cessione, anche la punta ivoriana Bony, autore di 31 gol lo scorso anno ha preso la strada della Premier per passare allo Swansea di Laudrup, introitando nelle casse sociali circa  14 milioni di euro.

    L'ALLENATORE 

    In panchina, dopo un triennio all’Eracles Peter Bosz ha preso il comando portandosi lo svincolato Vejnovic, 23 enne metodista davanti  alla difesa, vero e proprio faro della squadra che ha regalato al centrocampo fisicità grazie ai suoi circa 185 centimetri e geometrie. Altro svincolato giunto dal Feyenoord è l’esterno basso Leerdam, probabilmente il migliore quest’anno nel suo ruolo nella Eredivisie, nonché autore di sette gol e vicecannoniere della squadra. 

    Il 4-3-3 messo in campo dal tecnico è un concentrato di velocità e tecnica, con la palla che avanza rapida -  possibilmente attraverso verticalizzazioni centrali - e con sei-sette uomini che partecipano attivamente alla fase di possesso. 

    IL PORTIERE 

    In porta “l’anziano” Velthuisen, 27 anni, bravo a giocare con i piedi, regala tranquillità al reparto con il suo contributo di esperienza. Para il parabile e fa ripartire velocemente il gioco.

    LA DIFESA
    In difesa a destra Leerdam, 23 anni e sorpresa del campionato, anche se definire rivelazione uno che ha fatto la trafila delle nazionali giovanili pare un po’ un azzardo. Spinge bene, corre tanto ed evidenzia continui miglioramenti in fase di non possesso. A sinistra il prestito Chelsea Van Aanholt, 23 anni, bene in fase di possesso, deve migliorare certi posizionamenti nella linea difensiva. Ha tecnica e un buon cross in corsa. Al centro, sulla destra, la concretezza del nazionale georgiano Kashia, 26 anni, bravo nel comandare la difesa e nel posizionamento difensivo, difficilmente superabile. Sul centro sinistra il mancino Van Der Heiden, 25 anni, forza fisica e bravura nel gioco aereo tra le sue peculiarità. Tutti i difensori danno del tu al pallone, particolare importante. 

    IL CENTROCAMPO

    Davanti alla difesa la sagacia di Vejnovic, 23 anni, ma in campo ha la consapevolezza di un trentenne. Destro, gioca corto o lungo a seconda dei momenti della gara, e quando cambia gioco a trenta metri lo fa con indubbie doti di precisione. Interno destro è Propper, 22 anni e buone capacità di inserimento con e senza palla. Il valore aggiunto è Atsu, interno mancino, giunto quest’anno in prestito dal Chelsea: nazionale ghanese, ha una somiglianza incredibile nel modo di muoversi e di calciare la palla ad Asamoah della Juventus, rispetto a cui ha meno potenza ma più rapidità. Grandi qualità di palleggio e di conclusione, in certi momenti della gara si scambia il ruolo con Vejinovic e si posiziona come regista. 

    L'ATTACCO 

    In avanti il riferimento centrale è il giapponese Havenaar, con i suoi 194 centimetri permette alla squadra di giocare di sponda e tiene palla per far rifiatare i compagni,  anche se non parliamo di bomber di razza. Questo ruolo è per il brasiliano di proprietà del Chelsea, Lucas Piazon, 19 anni, 11 gol finora,  freddo realizzatore, parte da sinistra per concludere con un destro secco e preciso. 19 anni, ha davvero tutto per consegnarsi ai posteri. Sulla destra il veloce ecuadoregno Ibarra, 22 anni e una gran propensione nel saltare l’uomo; se segnasse di più sarebbe un crack. In panchina il Messi della Georgia Chanturia ha numeri importanti ma deve acquisire continuità.

    Complimenti al Vitesse e, soprattutto complimenti alla società che è riuscita a chiudere la campagna trasferimenti con un sensibile attivo migliorando decisamente il posizionamento dello scorso anno.


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