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  • I tifosi bianconeri: Roma e Napoli da titolo, ma la vera anti-Juve è la Juve

    I tifosi bianconeri: Roma e Napoli da titolo, ma la vera anti-Juve è la Juve

    • Angie Borromeo

    Dopo due anni vissuti da protagonista assoluta, la Juve in formato 2013/2014 ha trovato una vera antagonista nella Roma, anche se la perdita del primato è stata causata dalla mancata vittoria contro l’Inter, alla terza di Campionato. Mentre la Roma di Rudi Garcia vinceva in trasferta in quel di Parma, afferrando la vetta, la Juventus di Conte portava a casa un pareggio con l’Inter, perdendo dopo 525 giorni il primato da capolista.

    Calciomercato.com ha chiesto ad alcuni esperti e tifosi di fede bianconera di analizzare i fattori determinanti dell’interruzione del primato della Juve, le possibilità concrete di riprendersi il posto da capolista nelle prossime gare e se la vera anti-Juve può ormai considerarsi la Roma.

     
    Andrea Eusebio, direttore di Calcio.Lab, analizza l’attuale stato della sua squadra del cuore
    "La perdita del primato, prima o poi, si sarebbe verificata. Direi che anche il calendario è stato un po’ complice perchè ci ha messo subito di fronte l'Inter. La Juve ha delle lacune che, in queste prime giornate, sono state in parte mascherate dalle vittorie, mentre sono emerse in Champions League, dove si ha a che fare con avversari che al primo errore ti puniscono. Tanti si riempiono la bocca affermando che alla Juve manchi la ferocia del passato, ma sono d'accordo con Fabio Quagliarella quando dice che va di moda dir così. La verità è che ora si conosce il gioco dei bianconeri e le squadre che li affrontano sono più preparate: il Verona, il Chievo, il Torino, hanno creato parecchi problemi alla Juventus, che in nessuna di queste partite è riuscita a creare con continuità occasioni da gol. A parte il 4-1 alla Lazio, gli esterni bianconeri sono il vero tassello mancante: mentre Asamoah e Lichtsteiner, solo un anno fa, asfaltavano la fascia, ora non ricordo una sola percussione. Isla, Padoin e De Ceglie, poi, non possono di certo essere considerati valide alternative".

    La colpa è quindi di singoli giocatori?

    "In parte si. Pirlo e Marchisio non li vedo nella forma giusta, mentre Pogba incanta, ma spesso si specchia nelle sue giocate e nei suoi ritmi, a mio parere, ancora blandi per il nostro calcio. L'unico vero centrocampista che non si ferma mai è Vidal, anche se questo mi fa temere un'usura anticipata di questo campione. Al tutto, aggiungiamoci qualche errore di troppo dei difensori, tra i quali inserisco anche Buffon, ed ecco spiegata la Juve in questo frangente".

    La Roma può essere considerata la squadra anti-Juve?
    "No, credo che la vera anti-Juve sia ancora la Juve. Dico questo, perchè nonostante l'elenco dei difetti che ho evidenziato prima, i bianconeri sono ancora imbattuti e hanno portato a casa partite con la sola forza dei nervi e di pochissimi singoli, come Tevez e Vidal. Se Conte riuscirà a ridare fluidità a questa squadra con qualche cambiamento tattico, le potenzialità dei suoi giocatori sono illimitate: occorre più spinta sulle fasce, un centrocampo veloce, e in attacco abbiamo un Tevez che è il valore aggiunto".

    Cosa ne pensa della bella, anche se non poco sofferta, vittoria contro il Milan? 

    "Test poco attendibile che conferma quanto emerso in questo primo scorcio: Juve con predominio territoriale ma fa fatica a scardinare le difese. Tanti tiri da fuori, 2 gol su 3 da calcio piazzato, moltissimi errori in disimpegno. Nonostante gli evidenziati difetti, ha vinto uno scontro diretto, ma se non vuole cedere il passo alle dirette antagoniste deve migliorare".

    Lorenzo Campani, cantante emiliano, si definisce un vero gobbo, in quanto non solo è bianconero ma il suo successo e la sua notorietà li ha ricevuti grazie all’interpretazione, in un celebre musical, del Gobbo di Notre Dame, Quasimodo.  Quest’anno è però un po’ deluso dalla sua Juve.

    "Sinceramente, non sono rimasto entusiasta dell’acquisto di Tevez perchè avrei preferito un altro top player. Sicuramente è un fenomeno ma non mi convince perché  ho l'impressione che non faccia spogliatoio, che sia un "Cassano 2" per intenderci. All'inizio rose e confetti poi trappole e coltelli. Ora mi odieranno oltre ai miei fratelli "gobbi" anche i tifosi del Parma. Pazienza! Anzi voglio essere diretto, senza fare tanti giri di parole, per rispondere alle sue domande. Secondo me, quest'anno, faremo fatica a vincere lo scudetto. Spero proprio di sbagliarmi e che accada l'opposto, ma ho questa strana sensazione, visto anche come stanno andando le cose per la mia squadra che ha perso il posto di capolista sin dalla terza giornata".

    Nicola De Bonis, giornalista e conduttore radiofonico, su radio mana conduce il programma sportivo “Stile Juventus”, è convinto che la Juve sia sempre la stessa squadra vincente e formidabile delle passate stagioni.

    "La Juventus non e' molto diversa da quella che abbiamo ammirato nelle ultime due stagioni, ha trovato un campione assoluto come Tevez che può fare la differenza in ogni istante. Non ho notato grosse differenze di concentrazione o mancanza di motivazioni, spesso la Juve ha pagato più l'errore del singolo che di un reparto. La ritengo, ad oggi, ancora la migliore squadra italiana, per rosa e abitudine alla vittoria, che può diventare decisiva nei momenti più caldi del campionato. Nonostante tutto inseguire la Roma non sarà facile, visto lo stato psicofisico dei ragazzi di Garcia, evidentemente paragonabile a quello vissuto dagli uomini di Conte, durante la prima stagione, in bianconero, del tecnico pugliese. Ma il campionato è lungo e la gara contro il Milan è la conferma della volontà della squadra biancnera di risalire subito in vetta. Rimango fiducioso anche sul cammino in Coppa della Juventus, sottolineando le straordinarie qualità di 5/6 elementi che la collocano tra le squadre più interessanti del panorama continentale”.

    Matteo Medici, allenatore di calcio, opinionista Tv, è un tifoso bianconero con una visione più concreta della sua squadra.

    "La Juve ha fatto un buon inizio di campionato, il fatto che non sia prima è determinato dal fatto che ha pareggiato con l’Inter e la Roma invece no. Sin’ora ha avuto un calendario più impegnativo, ma sono convinto che dalla 9° alla 11° e dalla 13° alla 17° giornata, possa sicuramente riprendere la testa della classifica. La Roma, anche se sta facendo qualcosa di straordinario non la ritengo la vera antagonista della Juventus, che, a mio parere, è il Napoli".

    Alcuni opinionisti ritengono che la causa di una partenza più in sordina rispetto alla scorsa stagione sia addebitabile alle non perfette condizioni fisiche di alcuni giocatori, come Pirlo e Marchisio, Asamoah e Lichtsteiner. Lei pensa che la mancanza di condizione di alcuni  possa aver influito negativamente sull’inizio di stagione della squadra?

    "Ritengo che i fattori possano essere molteplici. Certamente non essere brillanti, come l'anno scorso, influisce, ma siamo solo agli inizi. Poi c'è da considerare che adesso la Juve viene affrontata con maggiore attenzione e studio da parte degli avversari e il fatto di non poter/voler cambiare modulo in corsa influisce in maniera esponenziale in quanto non si riesce ad essere "diversi”. Ad ogni modo, FORZA JUVE!".

    Per concludere Calciomercato.com ha voluto ascoltare un tifoso bianconero che, da circa dieci anni, è abbonato fisso in curva, Francesco Rinaldi, e che ieri sera era, come sempre, ad assistere alla gara contro il Milan.

    "Vedo una Juve che ha ancora capacità di esprimere il suo gioco ma, a differenza degli anni precedenti, fatica a farlo dall'inizio. Sembra abbia bisogno di uno schiaffo per scuotersi. È significativo che, supercoppa e derby a parte, ha sempre subito gol (ieri addirittura 2). Numeri inusuali nella Juve targata Conte. Analizzando le reti subite poi non si puó fare a meno di notare che nascono quasi tutti da errori individuali. Che sia il famoso "appagamento" tanto temuto dal mister?". 

    Quindi temete che questa partenza della Juve possa compromettere la conquista dello scudetto?

    "L'avvio shock della Roma e la sua vittoria autoritaria a San Siro la mettono sicuramente tra le più serie candidate allo scudetto, insieme al Napoli di Benitez. La Roma ha il vantaggio di non avere le coppe europee, mentre il Napoli ha fame di vittorie dopo anni al vertice senza cogliere quasi nulla. L'interruzione al vertice della Juve è dovuta alla partenza lanciata dei giallorossi, più merito loro che demeriti della Juve.  Direi che ci sarà da lottare".

     


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