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  • Caos Roma: i tifosi rivogliono Zeman, ma sono quelli del suo sito

    Caos Roma: i tifosi rivogliono Zeman, ma sono quelli del suo sito

    • Valerio Nasetti

    Alcuni tifosi della Roma rimpiangono l'esonero di Zdenek Zeman. Oggi a Trigoria è apparso uno striscione con la scritta: 'Ridatece il maestro, la Roma ai romanisti', con chiaro riferimento alla fede laziale del neo vice allenatore Roberto Muzzi e al passato da dirigente a Formello di Walter Sabatini. Sull'esonero del tecnico di Praga è stato diffuso anche un comunicato firmato dagli utenti storici del forum del sito ufficiale di Zeman, e inviato al presidente Pallotta, dal titolo: 'Restituite a Zeman la sua panchina', nel quale si chiede 'con fermezza e determinazione l'immediato reintegro di mister Zeman sulla panchina della Roma, il contestuale sollevamento dai rispettivi incarichi di Sabatini e Baldini e per giugno la cessione di De Rossi'.

    In questo comunicato viene contestata la dirigenza, rea - secondo i firmatari - di esser rimasti in silenzio sia dopo gli attacchi di De Rossi (che viene anche additato come presunta spia dei giornalisti), Pjanic e Marquinho verso l'allenatore, sia in seguito all'intervista di Stekelenburg, nella quale veniva definito 'inutile' l'acquisto di Goicoechea. Inoltre si accusa Baldini e Sabatini di non essere andati in fondo alla questione sollevata da Zeman riguardo la scarsa disciplina della squadra durante gli allenamenti. 

    In realtà Zeman all'epoca era il responsabile dello spogliatoio, e nell'avvertire un lassismo e una sfiducia da parte del gruppo (tra l'altro smentiti ieri davanti ad alcuni tifosi dallo stesso boemo) avrebbe dovuto rassegnare le proprie dimissioni, perchè incapace di lavorare al meglio. 'Volevo dare un segnale all'ambiente, voglio allenare la Roma altri cinque anni', è stata invece la sua giustificazione davanti ai dirigenti. Che gli hanno creduto. Questo semmai è stato l'errore, che ha portato a far perdere ulteriore tempo e sopratutto a restituire al Cagliari i tre punti conquistati a tavolino nella partita d'andata. Dopo aver tanto filosofeggiato di futuro, ora si rischia di essere schiavi del passato. Ma quando sarà l'ora di pensare al presente? E sopratutto alla Roma?

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