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  • Iachini ai tifosi: |'Seguiteci, non è finita'

    Iachini ai tifosi: |'Seguiteci, non è finita'

     

    «Sono contento perché i tifosi si stanno togliendo qualche soddisfazione. Ma non è finita qui. Voglio chiedere a loro che ci seguano sempre più numerosi, avremo sempre più bisogno della loro spinta». Ha ragione Iachini: ora tuona la Sud, e dietro di lei tutto lo stadio. Il tecnico non dimentica, a fine partita, di rivolgere un pensiero a chi non ha mai abbandonato la Sampdoria. E da allenatore esperto sa che l’appoggio del pubblico, il suo entusiasmo, può funzionare da molla nella parte finale della stagione, la più importante: di qui l’appello.
    È uno dei pochi istanti della conferenza stampa post gara in cui Iachini si apre in un sorriso. Per lui la vittoria sulla Nocerina è soltanto una tappa: «Non abbiamo ancora fatto niente. Non dobbiamo guardare la classifica, dobbiamo pensare soltanto al prossimo avversario. Che è il Crotone. Che è andato a vincere a Padova, confermando che in questo campionato non c’è niente di semplice e niente di scontato. Anche quella con la Nocerina non era una partita già decisa».
    Quindi contento? Una domanda del genere è quasi sempre una provocazione per Iachini: il tecnico doriano sarà contento, probabilmente, solo alla fine se sarà andata come vorrà. Dice: «Contento per il risultato, perché abbiamo fatto due gol e non ne abbiamo subiti. Contenti per un gran primo tempo e per come abbiamo controllato la gara. Non contento per le troppe occasioni da gol sprecate. Lo ripeto, dobbiamo essere più cattivi sotto porta, non possiamo sprecare tutte queste palle gol». Ad esempio quella di Juan Antonio? «In quel caso sapete che cosa vi dico? Che secondo me ha fatto una gran bella giocata. Ha fatto la giocata del campione, ha tentato il pallonetto perché non c’erano altri modi. Io non tarpo le ali ai miei giocatori. Il portiere glielo ha deviato».
    La gran parte delle occasioni doriane si sono consumate nel primo tempo perché nella ripresa i blucerchiati si sono chiusi, forse eccessivamente, anche se il risultato dà loro ragione. Il fatto è che la partita è sembrata davvero divisa in due tronconi: un primo tempo nettamente a favore della Samp, una ripresa con la Nocerina che ha fatto il gioco. All’11’ della ripresa Iachini ha fatto un cambio di uomini e modulo che non a tutti è piaciuto: dentro Soriano al posto di Juan Antonio e Sampdoria che passa dal 4-3-1-2 al 4-4-2. Soriano e Munari a fare gli esterni ma nessuno dei due lo è. La Sampdoria ha in pratica smesso di giocare.
    Ecco la spiegazione del tecnico blucerchiato che ha così ragionato su cambi e strategie della gara: «Sì, ho deciso di passare al 4-4-2 perché loro si erano messi con la difesa a tre. Visto che giocavano con una sola punta di ruolo, in mezzo al campo erano molti di più e allora ho deciso di rafforzare il reparto». A quel punto a Iachini non interessava tanto fare gioco quanto dare equilibrio alla propria squadra. Ancora il tecnico della Samp: «Quello che avremmo dovuto fare sarebbe stata una migliore gestione del possesso palla. In quello dobbiamo migliorare ma è normale che non ci sia ancora una conoscenza perfetta di tutti i sistemi di gioco dal momento che io sono qui da non molto e anche parecchi giocatori sono nuovi. Ovvio che il 4-3-1-2 lo si faccia meglio del 4-4-2».
    Ma c’è un altro perché del cambio di modulo. Iachini dice: «Non volevo tirare il collo ai ragazzi perché da qui alla fine la mia esperienza mi dice che serve tutto. Bisogna essere concentrati ma anche freschi il più possibile. Voglio che i ragazzi abbiano gli occhi della tigre perché bisognerà lottare fino all’ultima partita».

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