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  • Manchester United, Ibra decisivo ma ingombrante: 'Arrivato gratis' VIDEO

    Manchester United, Ibra decisivo ma ingombrante: 'Arrivato gratis' VIDEO

    • Andrea Menon
    A Old Trafford, nel Theater of Dreams, è sempre One Man Show, e il protagonista è sempre Zlatan Ibrahimovic. I due gol contro il Southampton hanno permesso al Manchester United di vincere la finale di Coppa di Lega, e hanno sottolineato ancora una volta l'importanza dello svedese: se si potesse cercare sul dizionario il suo nome quasi sicuramente lo si troverebbe sotto la lettera 'D', quella di decisivo. Nonostante i 35 anni e 400 gol in carriera, infatti, guida ancora tutti i compagni ai titoli. Ma in tutto questo splendore c'è un problema, un fil rouge a cui si ricollega tutta la sua carriera. Ibra è come un Re e in quanto tale ingombrante, il suo trono è, neanche a dirlo, solo al centro dell'attacco.

    MILAN - Il percorso di accentramento firmato Ibra ha preso piede ufficialmente a Milano sponda rossonera, dopo che con Inter e Barcellona il suo insediamento come unico despota era fallito. Con il Milan ha segnato 56 gol e ha smazzato 24 assist, valorizzando alcuni compagni come Boateng e Nocerino, ma affossandone altri (Pato su tutti) e soprattutto lasciando terra bruciata dopo la sua partenza.

    PARIS SAINT GERMAIN - Stesso discorso vale anche per l'esperienza in Francia, e il caso è ancora più eclatante. Nei 9 titoli vinti in quattro stagioni con la maglia del PSG ha fatto piazza pulita della concorrenza: dai primi allenamenti in cui ha fatto capire ai compagni - Nenè, Menez e Matuidi - chi comandasse con qualche intervento duro, allo spostamento di Cavani, relegato sulla fascia sinistra a causa dell'ingombranza dello svedese. Proprio l'ex attaccante del Napoli è il beneficiario maggiore della sua partenza, in 33 gare ha infatti trovato la via del gol per 33 volte.

    E ALLO UNITED? - Il motivetto non è cambiato nemmeno al Manchester United, anzi. Ha segnato 26 gol in 38 partite stagionali, più di tutti i suoi compagni di reparto messi assieme: 7 Martial, 7 Rashford, 5 Rooney e 4 Lingard. Certo, non si può che non sia fenomenale, però instaurando il suo regno anche tra le mura di Old Trafford ha di fatto tarpato le ali a tutti i talenti dei Red Devils, che cercavano la consacrazione in questa stagione, e non ha risparmiato una frecciatina nemmeno al uomo da 110 milioni Paul Pogba: "Io sono arrivato gratis, sei tu che sei stato pagato". Questo suo regno pare destinato a durare anche il prossimo anno, visto che Ibra e lo United sono vicini al rinnovo. E allora, dato che la prossima estate a Manchester potrebbe arrivare anche Griezmann, lo spazio si ridurrà ancor di più. Tra il dubbio che con il suo essere ingombrante possa affievolire anche l'apporto del francese, per cui la cifra offerta sarà importante, e il ridotto impiego degli altri, rimangono certe diverse partenze. Dalle giovani stelle per cui si prepara l'asta - Martial, Rashford e Lingard - alle leggende come Rooney: il simbolo del cambio regime, destinato, o forse costretto, ad abbandonare nonostante sia una leggenda.
     

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