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  • Contatto Ibrahimovic-Juve: la verità

    Contatto Ibrahimovic-Juve: la verità

    Un nome circolato in questi un giorni, un attaccante che farebbe comodo a qualsiasi squadra. La notizia rilanciata dalla Francia e ripresa da alcuni media italiani è clamorosa, Zlatan Ibrahimovic via dal Paris Saint-Germain per far ritorno in Italia e alla Juve. Calciomercato.com ha fatto le verifiche del caso, ma al momento non ci sono conferme concrete sulla possibilità di rivedere Zlatan con la maglia bianconera, già indossata nel biennio 2004-2006. Nei recenti contatti tra Marotta e Raiola non si è parlato solo del futuro del baby prodigio Kean e di mister 100 milioni Pogba, il nome di Ibrahimovic è uscito in più occasione è però prematuro parlare di una trattativa.

    I DUBBI DELLA JUVE - La punta svedese sta valutando l'ipotesi di lasciare il Paris Saint-Germain al termine della stagione per abbracciare l'ultima grande sfida della sua carriera e l'Italia resta un'opzione concreta. La Juve, però, non è convinta dell'affare, per ragioni anagrafiche, la carta d'identità di Ibra recita 1981 come anno di nascita, economiche, legate all'ingaggio di almeno 10 milioni di euro netti richiesto, e di spogliatoio. L'ex Milan, infatti, non è il tipo da entrare in punta di piedi in un gruppo che, i risultati lo dimostrano, funziona come un'orchestra, il suo arrivo potrebbe rovinare gli equilibri esistenti. Un rischio che non vale la pena prendersi.

    NO DEI TIFOSI - A tutto questo va considerata la reazione della piazza: in molti non hanno digerito il tradimento del 2006 quando, con la Juve in B, scelse di partire e di sposare il progetto dei rivali dell'Inter. Anche a 35 anni Ibrahimovic è un attaccante di livello mondiale, in grado di fare la differenza a tutte le latitudini, ma probabilmente non è il profilo giusto per le ambizioni della Juve. Tornano di attualità le parole di Elkann, il 12 marzo 2013, che commentò così la possibilità di vedere Zlatan a Torino: "C'è oggi un collettivo estremamente forte, e la cosa bella è proprio questa, che è una squadra che funziona come un collettivo e che non ha bisogno di avere delle superstar".

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