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IK Brage:| Parla il ds Michael Kallback

IK Brage:| Parla il ds Michael Kallback

Non solo talenti sul campo, ma anche dietro la scrivania. Il giovane Direttore Sportivo dell'ambizioso team svedese, Michael Kallbach, in esclusiva su generazioneditalenti.com
 
 
 
Puoi descriverci la tua esperienza nel calcio?
 
Ho lavorato nello scouting per un po' di anni, iniziando con Giusti alla GG-XX International Scouting & Management in Italia. Ora sono diventato il Direttore Sportivo dell'IK Brage, uno dei club con più storia in Svezia, con il quale ho firmato un contratto pluriennale.
 
 
Ci puoi descrivere il progetto del IK Brage? Abbiamo visto che avete acquistato calciatori di spessore, ad esempio Dulee Johnson, Demba Nyren, Peter Magnusson e Bryan Meredith. E' chiaro che il vostro target è la promozione in Allsvenskan.
 
Sì, nel lungo termine è il nostro obbiettivo. Non abbiamo pressioni per raggiungere la promozione già da questa stagione. E' importante per noi fare meglio dell'anno passato. Se riuscissimo a finire nella parte alta della classifica saremmo soddisfatti, se raggiungessimo i playoff o la promozione diretta sarebbe un successo incredibile. E' importante sapere che non abbiamo richiesto fondi extra, il budget per l'acquisto dei giocatori è identico a quello del 2012, terminato col 10° posto in Superettan. Abbiamo messo le basi per migliorare i risultati dello scorso anno, in quanto i giocatori acquistati sono top class della categoria. Abbiamo inoltre sotto contratto molte giovani promesse come Martin Rosell, Daniel Björkman, Oskar Andersson e Patrik Carlgren e prolungato l'accordo con Adam Graden, uno degli atleti più importanti del club, dentro e fuori dal campo. Penso che abbiamo creato un mix perfetto.
 
Segui il calcio italiano? Pensi che l'appeal sia uguale come ai tempi di Kenneth Andersson, Klass Ingesson, Yksel Osmanovsky? Seguite maggiormente altre competizioni?
 
Sì, seguo molto la Serie A e la mia squadra preferita è la Roma dai tempi di Jonas Thern. Mio Nonno mi ha introdotto alla Roma ad inizio anni '90 e da quel momento ho sempre tifato i giallorossi. Francesco Totti e Vincenzo Montella sono i miei gicatori preferiti da sempre. Per esempio ho il DVD del derby di quando la Roma ha battuto la Lazio 5 a 1 con poker di Montella. Uso guardare questa partita 2 / 3 volte l'anno per prendere l'ispirazione e sentire la passione. Vedo la Roma all'Olimpico molte volte l'anno. La scorsa stagione ho portato a Roma per la prima volta la mia ragazza, peccato aver perso il derby per colpa dell'espulsione di Stekelenburg ad inizio match. A prescindere da tutto, amo il football italiano, ed il suo calore. Per me è fonte d'ispirazione il vostro campionato e ad ogni competizione internazionale supporto Gli Azzurri, naturalmente dopo la Svezia!
 
Hai ricevuto complimenti da scout professionisti come Paolo Poggi e Alessandro Soli, che spesso intervistiamo sul nostro portale come punti di riferimento per il mercato scandinavo. Sei in contatto con loro e cerchi una collaborazione col mercato italiano?
 
Li conosco da un po' di tempo e spero di collaborare con loro. Il mercato italiano mi è familiare come anche per Poggi e Soli è familiare quello svedese. Da queste relazioni potrebbe venir fuori un lavoro grandioso. Ad oggi, in ogni caso, siamo alle fase iniziali, e quindi troppo presto per dare una risposta concreta. Ricordo Paolo per la sua esperienza nella Roma nel 2000, peccato non sia rimasto più a lungo. Incontrerò Paolo Poggi e Alessandro Soli in primavera e discuteremo per mettere le basi per una duratura e solida collaborazione.
 
 
Come valuti il livello dell'Allsvenskan e della Superettan? Dove pensi possano migliorare? Abbiamo visto che molti club svedesi stanno costruendo nuovi impianti, cosa che in Italia tarda ad arrivare.
 
I nuovi stadi sono fantastici e sono onorato che in Svezia si investa sulle infrastrutture sportive. Quello che noi possiamo sviluppare è un metodo di gioco e allenamento più sudeuropeo per evitare infortuni causati dalla più lunga pre-season al mondo. Non è facile comparare campionati come questi ma sono certo che molti giocatori dei nostri campionati siano perfetti per il vostro calcio.
 
Come è strutturato lo scouting nel club?
 
Usiamo maggiormente WyScout e abbiamo anche contatti stretti con operatori del settore da tutta Europa, America, ecc. In Italia ho contatti frequenti con molti scout e Alessandro Soli e Paolo Paolo sono due di loro. Noi non vogliamo organizzare provini, ma semplicemente far firmare calciatori pronti per partire nello starting eleven. Naturalmente per noi è importante sviluppare lo scouting così da evitare errori nell'ingaggio degli atleti. Riguardo i provini, spesso non sono soddisfacenti. Mi spiego meglio: può essere che un calciatore venga in prova una settimana e faccia bene per poi deludere le attese dopo aver firmato l'accordo. E viceversa. Per me è importante vedere le partite su DVD o su WyScout e poi live anche nelle sessioni di training in modo da vedere come si comporta il giocatore nel suo habitat naturale.
 
Puoi consigliarci qualche giocatore svedese per l'Italia?
 
Di sicuro ci sono giocatori calciatori di alto livello adatti ai migliori campionati del mondo, ma io preferisco parlare di quelli della mia società. Noi abbiamo giovani promesse che, sono certo, gli scout italiani porterebbero nelle loro primavere. Ma naturalmente pagando, e non poco! ( ride ) No, seriamente, vogliamo tenere i nostri qui per qualche anno, così da prepararli ai palcoscenici internazionali.
 
Hai ingaggiato un allenatore che ha vinto 5 titoli l' Helsingborgs nel biennio 2010 / 2012.
 
Abbiamo ingaggiato Conny Karlsson, un grande coach che ha ottenuto grandi risultati sia in Svezia che in Norvegia. Con l'Helsinborgs, uno dei migliori club svedesi, ha vinto il campionato, due volte la coppa nazionale e due volte la supercoppa. Ha terminato il contratto col club nell'estate 2012 per divergenze con la società. E' un coach molto leale ed è la persona giusta per farci fare il salto di qualità.
 
Hai degli obbiettivi personali ed ambizioni, tipo lavorare in Italia?
 
Per me è importante sviluppare l'IK Brage è ottenere risultati che soddifino i tifosi e tutto lo staff. Certo, sarebbe un sogno lavorare in Italia, ma al momento, ripeto, tutto il mio impegno è rivolto qui e potrei anche considerare di dedicare tutta la mia carriera professionale a questo club. Tutto lo staff ed i tifosi sono esattamente ciò che cercavo ed aspettavo. Sono onorato di stare qui e spero di essere tra gli artefici dei futuri successi.

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