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  • Juvemania: Giovinco e l'alibi Conte

    Juvemania: Giovinco e l'alibi Conte

    • Gianluca Minchiotti

     

     
     
    "L’assenza di Conte in panchina? È stato strano non sentirlo, ma anche per questo dobbiamo cercare di essere più forti e non crearci alibi".
     
    Parole sagge quelle pronunciate ieri da Sebastian Giovinco, subito dopo il successo per 2-0 della Juventus in amichevole contro il Malaga. Parole che fanno pensare che il ragazzo, dopo la positiva esperienza di Parma, sia tornato a Torino al momento giusto, con l'esperienza e la maturità necessarie per poter reggere il peso della maglia bianconera. 
     
    Il rischio evidenziato dalla Formica Atomica infatti è dietro l'angolo: in caso di squalifica di Antonio Conte (già ieri sera in tribuna, con Massimo Carrera in panchina a farne le veci), uno dei pericoli che la Juventus dovrebbe affrontare sarebbe proprio questo: l'assenza del tecnico campione d'Italia come alibi per eventuali sconfitte o brutte prestazioni. 
     
    Il fatto che sia stato proprio Giovinco a sottolineare questo aspetto fa ben sperare: perché se la pensa così un 25enne che rientra in gruppo quest'anno, vuol dire che i cardini dello spogliatoio bianconero (Buffon e Pirlo in primis) sono ben lungi dal correre un rischio del genere, e dietro di loro tutta la squadra. 
     
    Alle luce delle dichiarazioni di Giovinco, inoltre, diventa più importante la sua auto-candidatura a indossare la maglia numero 10 che fu di Sivori, Platini, Baggio e Del Piero: "Sarebbe bello avere il 10. Oggi ho giocato con il 12, che comunque mi piace e potrei indossare tutto l'anno, se Conte non dovesse darmi la maglia di Del Piero...". Forse Seba è davvero pronto per indossarlo, quel numero pensantissimo...
     
    PS: sul processo sportivo in corso in questi giorni a Roma, niente da aggiungere rispetto a quanto hanno detto e scritto in questi giorni Jacobelli, Mentana, Cruciani, Christian Rocca, l'avvocato Giulia Bongiorno e Mohammed  Al-Suleiman, quest'ultimo preso a male parole dalla Figc, prima che la colpa venisse data a un fantomatico hacker...

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