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  • Il calciatore sopravvissuto alla strage di Istanbul: 'Mi sono salvato calpestando i corpi di chi cadeva. E quelle urla...'

    Il calciatore sopravvissuto alla strage di Istanbul: 'Mi sono salvato calpestando i corpi di chi cadeva. E quelle urla...'

    Sefa Boydas, calciatore ventunenne del Beylerbeyi SK, sopravvissuto all'attentato della notte di Capodanno a Istanbul, racconta la sua drammatica esperienza: "Ci stavamo sedendo al nostro tavolo e all’improvviso, vicino all’ingresso, si è alzata una nuvola di polvere e di fumo. Poi abbiamo sentito distintamente gli spari. Dicono che sono morte 35-40 persone ma devono per forza essere molte di più. La gente ha iniziato a scappare da tutte le parti, calpestando chi cadeva a terra. Molti devono aver perso la vita così...".

    "La mia fidanzata aveva i tacchi alti così l’ho sollevata di peso e me la sono caricata sulle spalle - prosegue il racconto di Boydas (foto Facebook), come si legge nella traduzione di Corriere.it -. Alcuni sono saltati nelle acque del Bosforo per mettersi al sicuro. Non so come sono riuscito a scappare, sono davvero sconvolto. Le grida della folla erano cento volte più forti di qualsiasi urlo dei terroristi. Non ho visto chi sparava, sentivo gli spari e vedevo la gente in fuga. Ma la polizia si è mossa in fretta".

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