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  • Il calcio è un gioco per sceicchi

    Il calcio è un gioco per sceicchi

    Prima il Manchester City, poi il Malaga e il Psg. Non c'è niente da fare, il calcio sta diventando un gioco per sceicchi. Gli Emirati Arabi e il Qatar, che tra l'altro ospiterà il Mondiale nel 2022, stanno investendo sempre di più nel pallone. Il Paris Saint Germain sta di fatto diventando il nuovo Manchester City anche se il corso inglese è tutt'altro che antico.

    L'apripista fu Mohamed Abdel Moneim Fayed, proprietario dei magazzini Harrods a Londra. Nel 1997 acquistò il Fulham, il più vecchio club di Londra. Pur riportando il Fulham in Premier (2001) e in finale di Europa League (2010) Al Fayed non ha mai investito cifre folli, limitandosi a investimenti contenuti e mirati nel calcio.

    Il cambio è avvenuto nel 2008 quando lo sceicco Mansour ha acquistato il Manchester City, percorrendo la strada del magnate russo Roman Abramovic. Da allora nei Citizens sono piovuti investimenti illimitati uniti a una programmazione tecnica: Robinho fu il primo, poi Aguero, Dzeko, Touré, Adebayor, Tevez, Silva, Nasri, Balotelli, Kolarov etc... 500 milioni di euro per una coppa d'Inghilterra e una Premier League dopo 44 anni di attesa. L'esempio del City ha convinto molti sceicchi che pian piano si stanno interessando al calcio europeo.

    Nel 2010 Al Thani ha acquistato il Malaga per 36 milioni di euro. Nel 2011 un altro Al Thani, principe ereditario del Qatar, ha acquistato il Psg affidando la ricostruzione del club a Nasser El Khelaifi per 100 milioni di euro. Prima Leonardo, poi qualche acquisto qua e là in Italia. Ma la svolta è arrivata con l'ingaggio di Carlo Ancelotti in panchina.

    L'ultimo in ordine cronologico è del luglio 2012, pochi giorni fa. Il Nottingham Forest, club che vanta due Coppe Campioni, è finito in mano a Al Hasawyi.  I tifosi inglesi cominciano già a pensare in grande.

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