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  • IL CASO. Italia multietnica: lo striscione; Prandelli, Balotelli e Zenga; il sondaggio

    IL CASO. Italia multietnica: lo striscione; Prandelli, Balotelli e Zenga; il sondaggio

    • GM

    I FATTI
    Mercoledì sera a Klagenfurt, in occasione dell'amichevole con la Romania, l'Italia di Cesare Prandelli viene contestata da un gruppo di pseudo tifosi denominato Ultras Italia. Uno striscione, "No all'Italia multietnica" e una serie di buu razzisti hanno per bersagli gli azzurri Cristian Ledesma e Mario Balotelli.

    LE FRASI
    Cesare Prandelli
    : "La mia Nazionale sarà quella dove tutti quelli che hanno cittadinanza italiana saranno presi in considerazione. E' un argomento davvero molto triste, non dovremmo mai dimenticare, tra l'altro, che siamo stati un popolo con più immigrazione al mondo da 50 anni a questa parte. Sono molto deluso. E' stato davvero triste. E' stato davvero triste, la mia sarà un'Italia multietnica, aperta a tutti a prescindere dal colore della pelle".

    Mario Balotelli: "Bisogna cambiare queste persone, ma non devo essere io a farlo. Io sono felice di essere in Nazionale. E dove vivo io la gente non ragiona come questa gente, l'Italia multietnica esiste già e si può fare anche meglio".

    IL SONDAGGIO DI CM

    Una risposta allo striscione contro l'Italia multietnica e contro i cori razzisti arriva dai lettori di Calciomercato.com, che, in risposta a un nostro sondaggio, si schierano in netta maggioranza (62%) a favore di una Nazionale multietnica, a partire dai cosiddetti 'oriundi'.

    IL PARERE DI ZENGA A CM
    Walter Zenga ai microfoni di Calciomercato.com: "Non c'è grande differenza tra i cori contro giocatori bianchi o di colore, lo trovo imbecille in entrambi i casi. Purtroppo lo stadio è una zona franca dove si può dire e fare tutto quello che si vuole, invece sarebbe carino incitare la propria squadra senza mai fare il tifo contro".

    IL COMMENTO

    Fra i vari commenti e corsivi sul CASO pubblicati in questi giorni, scegliamo quello di Domenico Calcagno sul Corriere della Sera di oggi: "Uno striscione assurdo, fuori dalla storia. Non esistono italiani di serie A e di serie B. Un cittadino italiano è un cittadino italiano, a prescindere dal luogo di nascita suo o dei suoi genitori".


     


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