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  • Il coraggio del Papa operato al cuore, l'ipocrisia delle mummie della politica (e del calcio)

    Il coraggio del Papa operato al cuore, l'ipocrisia delle mummie della politica (e del calcio)

    La rivelazione è di Roberto Napoletano, direttore del Sole-24 Ore, che ha scritto la notizia stamane sul suo giornale: "Poco meno di tre mesi fa Benedetto XVI è stato operato al cuore nella clinica Pio XI sull'Aurelia, a Roma, e gli è stato sostituito il pacemaker nel riserbo più assoluto. Lo rivela oggi Roberto Napoletano sul Sole 24 Ore. «L'intervento è andato bene, il Papa si è ripreso regolarmente, non ha mai mancato l'appuntamento con l'Angelus domenicale, ha dimostrato la consueta serenità e buona capacità di sopportazione. 

    Il pontefice si è affidato alle mani di Luigi Chiariello, cardiochirurgo di scuola americana, direttore della cattedra dell'universita' di Tor Vergata, che ha in cura i battiti e le frequenze cardiache del Papa da dieci anni quando, sempre a Roma, gli impiantò il suo primo pacemaker. A quanto risulta al Sole 24 Ore, «prima e dopo l'intervento il Papa non è mai apparso né turbato né provato, non ha voluto mancare l'appuntamento domenicale con i fedeli anche la mattina dopo l'operazione».

    Superata la sorpresa e lo sbigottimento, credenti e non credenti si inchinano al gesto di straordinario coraggio e di eccezionale umiltà compiuto dal Pontefice che, nonostante l'intervento al cuore, ha voluto che la notizia non fosse resa nota e ha continuato il suo servizio alla Chiesa.

    Dicono che, oltre alle ragioni di salute,  il primo Papa a lasciare la cattedra di Pietro 719 anni dopo Celestino V, si sia voluto ribellare alla guerra spietata che gli hanno fatto dietro le mura leonine; agli scandali e ai veleni, ai Corvi, in livrea e non, che hanno trafugato documenti riservati persino dall'appartamento pontificio; alle fazioni curiali intestine alla Chiesa che, se Cristo tornasse sulla Terra, prenderebbe a calci nel sedere da qui all'eternità; al cancro schifoso dei preti pedofili. 

    Lasciamo il compito di decrittare la situazione agli esegeti del pensiero ratzingeriano e ai vaticanisti bruciati sul tempo dalla bravura di Giovanna Chirri, la collega dell'Ansa capace di tradurre in diretta le parole pronunciate in latino dal Pontefice (all'anima della lingua morta). 

    Sappiamo, invece, che la decisione di Benedetto XVI stride con l'ipocrisia delle mummie della politica italiana e del calcio, che della politica italiana è specchio fedele.

    Le mummie che si sono stracciate le vesti per il gesto nobilissimo di un signore di 85 anni, servo di Cristo al punto da chiedere scusa per i suoi difetti e di farsi da parte, sono le stesse mummie che infestano la Casta putrida e di ogni colore.

    Le mummie che sono incollate alle loro poltrone e il cui unico interesse è rimanervi incollate il più a lungo posisbile. 

    Le mummie che fanno finta di cambiare tutto, perchè tutto rimanga com'è.

    Le mummie che incartapecoriscono e si fanno il lifnting per nascondere la loro decomposizione. Sono morti che camminano. Il mondo lo sa. Anche se loro fanno finta di niente.

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

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