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  • Il declino di Cassano: da idolo a fantasma blucerchiato

    Il declino di Cassano: da idolo a fantasma blucerchiato

    La situazione di Antonio Cassano a Genova sta assumendo sempre di più i contorni di una fiction. L'attaccante, rinchiuso tra le mura di casa piagnucola le proprie scuse che - puntualmente - sono state respinte da Riccardo Garrone, presidente della Sampdoria e vittima della storia.

    "Antonio è disperato" - afferma un amico del barese - "Se facessi lo stesso al mio capo in cantiere mi manderebbe via e avrebbe pure ragione" - l'opinione di un muratore albanese di fede blucerchiata. Sono solo esempi ma attorno a quello che fino a una settimana fa era l'idolo del popolo sampdoriano, ora c'è poca solidarietà: Fantantonio ha sbagliato ed è giusto che paghi. Poco importa se a rimetterci è la squadra.

    Ecco dunque che Cassano è passato da essere l'idolo della curva ad avere i connotati del fantasma per i blucerchiati: è sparito dal sito del club, dalle bandiere nei negozi del centro storico. Antonio Cassano non esiste più. Lui "berrebbe petrolio" per scusarsi, ma Genova sta col presidente (che nel frattempo tramite la Erg gli ha chiesto i danni di immagine) e a gennaio l'attaccante barese sarà solo un ricordo.

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