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  • Il fratello di Gagliardini: 'L'Inter? Roberto mi ha chiamato, era un mix di felicità e tristezza...'

    Il fratello di Gagliardini: 'L'Inter? Roberto mi ha chiamato, era un mix di felicità e tristezza...'

    E', per il momento, l'acquisto di gennaio. Roberto Gagliardini ha lasciato Bergamo, l'Atalanta, per l'Inter e la sua storia, cercando di dire la sua nella squadra di Stefano Pioli. Il fratello del centrocampista classe '94, Andrea, di due anni più grande e calciatore anche lui, al Verdello in Eccellenza, racconta Roberto al Corriere dello Sport: "Chi ci ha trasmesso la passione per il calcio? I miei genitori. Sono due insegnanti di educazione fisica. Mio padre è stato il nostro primo allenatore al Mariano di Dalmine. Un giorno venne Bonifacio, storico osservatore dell’Atalanta, e ci portò in nerazzurro. Era venuto per me, poi prese tutti e due. Mio fratello è stato il primo ‘94 dell’Atalanta. Se nostri genitori si alternano alle partite? E’ vero. Quando giochiamo in contemporanea si alternano. Io a loro dico sempre di andare a vedere mio fratello che gioca partite più importanti, ma loro non vogliono fare differenze".

    "​La migliore gara di Roberto è stata quella contro la Roma: ha sovrastato De Rossi, si sono anche scambiati la maglia a fine partita. Quando sono tornato a casa ho rivisto la gara per tutta la notte. Un pregio? E’ un ragazzo che non soffre la pressione, è molto freddo. E quando sta in campo riesce sempre a vedere cose che gli altri non vedono. Ero sicuro che in A avrebbe avuto meno problemi rispetto alla serie B, dove spesso non capivano le sue giocate. La convocazione in Nazionale? Sono stato io a mandargli un messaggio mentre era con l’Under 21. Lui pensava scherzassi, poi si è reso conto che era tutto vero. L'Inter? Quando mi ha chiamato per dirmelo, era un mix tra felicità e tristezza, ma gli ho detto che i treni nella vita passano una sola volta e bisogna prenderli subito".

    "Una maglia di un suo compagno da portare a casa? Non ci ho ancora pensato, ma sicuramente la maglia dell’Inter di mio fratello mio padre la conserverà insieme a tutte le altre: abbiamo uno stanzino dove mette magliette, autografi, foto, video...Conserva tutto lì. Il mio più grande desiderio è quello di conoscere Javier Zanetti. Secondo me lui è l’esempio migliore del fatto che con il sacrificio e il lavoro si arriva dappertutto. Mi ricordo che ha raccontato anche di essersi allenato il giorno del suo matrimonio: fantastico! Mi piacerebbe stringergli la mano".

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