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  • Il Genoa e i suoi amuleti

    Il Genoa e i suoi amuleti

    • Valentina Martini
    Nessuna voglia di dare alibi, ma il Genoa in questa stagione non è di certo stato baciato dalla buona sorte e la ruota non ha ancora iniziato a girare per il verso giusto, con la vittoria che manca ormai da più di un mese (dal 17 Gennaio con il rotondo 4-0 con il Palermo).

    Il Secolo XIX analizza il momento del Grifone soffermandosi su alcuni amuleti. 
    In questo primo scorcio di 2016, con sette reti subite, la retroguardia rossoblù è la terza dell'intera Serie A (insieme a Napoli e Bologna) dietro Juventus e Milan.
    Il top del rendimento c'è stato quando è sceso in campo il trio Izzo-Burdisso-Munoz, con loro tre, contro Atalanta, Palermo, Fiorentina e Lazio, la porta di Perin è rimasta inviolata.
    E se ci aggiungiamo che l'Udinese ha l'attacco meno prolifico della A si può dire che anche senza Munoz (le sue condizioni sono monitorate costantemente) il Grifo ha le armi per difendersi.

    Non dimentichiamo che nell'esperienza al Genoa di mister Gasperini l'Udinese è la squadra che ha battuto più volte, ben sei.

    Altra statistica interessante riguarda l'arbitro Gervasoni: solo 5 sconfitte nelle sue 25 direzioni e tutte in trasferta; in casa otto vittorie su nove ed un solo pareggio. 

    In attacco il gol in extremis di Cerci contro il Milan ha rotto il tabù che senza Pavoletti non si segna.

    I presupposti pare che siano tutti a favore...
     

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