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Governo cinese nel Milan: nome nuovo

Governo cinese nel Milan: nome nuovo

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Affare di Stato. Il no di Paolo Maldini non frena i cinesi, che entro il 20 ottobre saranno a Milano per il closing con la lista 7-8 investitori. Come si legge sul Corriere dello Sport, nella cordata del fondo Sino Europe c'è anche China Huarong Asset Managment, una società finanziaria pubblica con un fatturato da 11,3 miliardi di dollari (due volte e mezzo Fininvest), profitti per 2,3 miliardi, valore di mercato da 14,3 miliardi e giro d'affari da 118,5 miliardi di dollari (dati Forbes 2016).

COLOSSO - Nata a Pechino nel 1998 e ristrutturata nel 2012 con l'approvazione del Consiglio di Stato, la China Huarong è un'istituzione finanziaria non bancaria di proprietà dello Stato cinese e patrocinata dal Ministero delle Finanze e da China Life (la più grande compagnia assicurativa statale). La Huarong è una società che si occupa della ristrutturazione e rivalutazione di asset (beni patrimoniali e non) in difficoltà. Traducendo, e potrebbe spalancare la porta dei sogni ai tifosi rossoneri, prendono l'asset Milan e lo riportano, grazie a una profonda e precisa opera di ristrutturazione finanziaria, ai vertici del calcio mondiale. Per le più famose agenzie di rating Moody's, Standard & Poor's e Flitch, la Huarong ha rating pari rispettivamente ad A3, A- e A. Una sicurezza. Ha una rete di distribuzione capillare sul territorio, un network finanziario che copre 30 province, regioni autonome e diverse municipalità della Cina (inclusa Hong Kong). La Huarong è stata fondata in un gruppo di quattro holding finanziarie (la China Great Wall, la China Orient e la China Cinda sono le altre tre) tutte di grandi dimensioni e di proprietà dello Stato: è un'azienda che fornisce servizi finanziari multi funzionali e si occupa di asset managment, banking, sicurezza, leasing, investimenti, e real estate immobiliari.

LAI XIAOMIN - Chairman della China Huarong è Lai Xiaomin, segretario del CPC China Huarong Committee (il partito comunista): ha iniziato nella People’s Bank of China con ruoli di primissimo livello, è anche presidente della Cina Enterprise Confederation (un po’ la nostra confindustria) e Vice Presidente della Camera di Commercio Internazionale in Cina. La potenza espansionistica della China Huarong è testimoniata anche dal fatto che nella speciale classifica Forbes, occupa la 348esima posizione tra le 2000 aziende più potenti del mondo, un gradino più in alto della Baidu di Robin Li e sette posizioni davanti a quell’Evergrande che all’inizio di questo kolossal targato Milan sembravano i principali investitori coinvolti; scherzi del destino. Un destino segnato dalla “grandezza” cinese, ed è quello che attende il Milan. Se il nome Huarong, sia chiaro, così come per la TCL Corporation (colosso dell’elettronica, presente nella lista Sino Europe e confermato in via non ufficiale anche da Fininvest) venisse confermato non solo come potenziale, ma anche come effettivo investitore della cordata che vuole il Milan. Nel nome dello Stato cinese. 
 

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