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  • Il mercato decide lo scudetto: ecco i colpi

    Il mercato decide lo scudetto: ecco i colpi

    • Pierpaolo Marino
    Dopo il giro di boa del Campionato, anche il calciomercato di Gennaio è giunto a metà del suo percorso. Come già accaduto in passato, anche quest’anno, contro ogni logica, si conferma la strana abitudine degli operatori di mercato nostrani, di rinviare la conclusione della maggior parte delle trattative all’ ultima settimana di negoziazioni. Poco conta, per presidenti e consulenti, che i nuovi acquisti saltino le partite in calendario a Gennaio, perché, evidentemente, una riflessione in più di chi compra ed un’accelerazione in meno di chi fa finta di non voler vendere, possono valere più di un utilizzo immediato dei nuovi acquisti. La risposta all’amletico dubbio “Vale o … non vale” l’acquisto fatto a gennaio, sfugge anche alle analisi dei più storicamente competenti frequentatori o critici del calciomercato invernale.

    Forse, per deduzione, una risposta ce la possiamo già mutuare dai dirigenti italiani del “Calcio Antico”.  Questi, più di venti anni fa, prima che la corrotta e invasiva Fifa del calcio moderno ci mettesse le mani per unificare nel mondo i periodi dei trasferimenti, avevano deciso che, in Italia, ci fosse una settimana di calciomercato “suppletivo” all’ inizio di novembre di ogni stagione sportiva. Questa finestra veniva chiamata “Mercato di riparazione” e serviva a tappare qualche falla evidenziatasi nelle prime partite di campionato.

    La nuova finestra di trasferimenti era breve come un lampo e non disturbava né alterava gli equilibri del campionato. Una Società aveva solo il tempo di portare a termine un paio di movimenti, ma se era capace poteva completare a dovere il mosaico costruito a Luglio. Una volta finito il mercato suppletivo, le squadre non si toccavano più fino al termine della stagione sportiva ed i tifosi avevano almeno qualche mese in più per affezionarsi e godersi i propri beniamini. Da Artemio Franchi in poi, la federazione italiana aveva capito che quello era il format migliore per le caratteristiche e le necessità del calcio italiano.

    L’attuale finestra invernale è troppo lunga, crea i cosiddetti “mal di pancia” dei calciatori, distrae gli allenatori e i dirigenti dalle vicende del campionato, di norma peggiora i bilanci dei club e fa imbufalire i tifosi e gli abbonati quando si cedono uno o più calciatori amati dalla gente.

    Mai come quest’ anno però, con l’incertezza che, magnificamente, si è creata in vetta alla classifica di Serie A, il calciomercato di gennaio potrebbe, per una volta, essere decisivo per spostare gli equilibri, considerato che lo Scudetto ballerà sul filo di un punto in più o in meno, se non su la classifica avulsa degli scontri diretti.

    Allora facciamo il punto della situazione e dato che, a metà del guado, non è successo ancora nulla di trascendentale sul mercato, proviamo ad analizzare la situazione delle squadre in lotta per Scudetto e Champions League.
     
    Il Napoli, neo-capoclassifica nel segno di Sua Maestà Pepita, necessita, secondo il pensiero della maggior parte dei critici e le recenti dichiarazioni del suo presidente, che io condivido, di un paio di acquisti, che allunghino la lista dei titolarissimi in difesa ed a centrocampo. Una decina (forse anche più) i nomi trattati finora da De Laurentiis e Giuntoli: Maksimovic, Tonelli, Rugani, Barba, Ranocchia, Andrè Gomes, Herrera, Kramer, Vecino, Badu. Il consiglio è di prendere due giocatori funzionali anche alla futura partecipazione alla Champions League, non badando a spese, visto il possibile aumento del fatturato ricavi in ballo.
     
    La Juventus, dopo aver rinunciato e liberato Lavezzi, in un primo momento bloccato a dicembre, vuol fare, giustamente, qualcosa di importante a centrocampo. Agnelli e Marotta non baderanno a spese per completare con un top player il pacchetto mediano. Gli sforzi e le attenzioni sono, ormai, tutti concentrati su Gundogan, il fuoriclasse del Borussia Dortmund, mezzo tedesco e mezzo turco, regista avanzato, perfetta miscela di quantità e qualità. La sua esperienza e conoscenza del calcio tedesco sarebbero anche preziose per il doppio turno di Champions con il Bayern.
     
    L’Inter, ha bisogno, secondo me di una punta che interagisca e si integri bene per caratteristiche con Icardi, dando un ulteriore contributo di assist e di gol. Uno fra Lavezzi ed Eder il prescelto, qualsiasi dei due va benissimo anche se sono diversi per caratteristiche muscolari e tecniche. A centrocampo, se andrà via Guarin, si punta su Soriano. Non sono convintissimo che arrivi anche Fernando, ma vedremo.
     
    La Fiorentina, dopo l’imprevista debacle casalinga con la Lazio, ha preso Tino Costa, uno che non ne sposta i valori tecnici. Cerca un difensore centrale e corteggia intensamente Lisandro Lopez (ottimo), molto difficile da prendere. Non dovesse arrivare lui potrebbe ripiegare su uno tra Mexes e De Maio. In attacco, una volta passato al Genoa Pepito Rossi, al novantanove per cento prenderà Quagliarella. L’Atalanta non si priverà di Papu Gomez che fa impazzire Sousa.
     
    Il top-player del calciomercato di Gennaio della Roma è Spalletti, che rivaluterà una rosa di talenti frenata dall’opera di Garcia. Il buon Luciano, probabilmente si accontenterà di Adriano (Barcellona) e/o del pupillo Criscito e, forse, acconsentirà all’acquisto quasi fatto di Perotti.
     
    Ne riparliamo a febbraio…

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