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  • Il Milan cinese non avrà un Presidente:  da Silvio a Li, ecco l'organigramma

    Il Milan cinese non avrà un Presidente: da Silvio a Li, ecco l'organigramma

    • Daniele Longo
    Eppur si muove. Inizia a prendere forma il Milan che verrà, con i cinesi che hanno le idee piuttosto chiare su quelli che saranno il programma e la struttura operativa. Ieri il presidente della Sino-Europe Sports Yonghong Li ha rilasciato, per la prima volta, dichiarazioni all'Ansa per fugare ogni dubbio sulla consistenza del gruppo intenzionato a rilevare il 99,93% delle quote della società rossonera.

    BERLUSCONI PRESIDENTE ONORARIO - Nonostante il muro contro muro degli ultimi giorni, con le posizioni di Galliani da una parte, del tandem Fassone-Mirabelli dall'altra, per quanto concerne la linea sul mercato invernale, i cinesi stanno dimostrando grande rispetto e riconoscenza verso chi in questi anni ha reso ancora più grande il Milan, ovvero Berlusconi. La loro idea è chiara: hanno offerto la carica di presidente onorario a Silvio e lasceranno aperta questa soluzione proprio fino al 3 marzo, in attesa di una risposta definitiva. A quanto ci risulta Berlusconi dovrebbe sì avere un ruolo consultivo nelle scelte future, ma non potrà pretendere di tracciare le linee da seguire, anche per quanto concerne la conferma di Galliani nel nuovo governo rossonero.

    YONGHONG LI VICEPRESIDENTE - Proprio per il rispetto e la riconoscenza di cui dicevamo, nel caso in cui Berlusconi accettasse la proposta i cinesi non avrebbero intenzione di nominare un presidente. Non si creerebbe insomma la situazione che c'è oggi alla Juventus, dove ci sono due presidenti onorari (Giampiero Boniperti e Franzo Grande Stevens) i quali sono però completamente fuori dal club, che è guidato da un presidente operativo (Andrea Agnelli). Nel Milan cinese, con Berlusconi presidente onorario, la carica di presidente resterebbe vacante e Yonghong Li rimarrebbe vice-presidente esecutivo, con Marco Fassone amministratore delegato e direttore generale e Massimiliano Mirabelli direttore sportivo. Un Milan senza presidente, insomma. In onore di Berlusconi. Se invece Silvio rifiutasse, e si facesse definitivamente da parte, allora il club rossonero avrebbe per forza un presidente diverso. Con gli occhi a mandorla.
     

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