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  • Zanellato: il Milan ha il suo Rabiot
Zanellato: il Milan ha il suo Rabiot

Zanellato: il Milan ha il suo Rabiot

  • Federico Albrizio
Buona la prima in America, ma è già tempo di guardare alla prossima partita: il Milan torna in campo nella notte tra sabato e domenica (ore 4.05 italiane) contro il Liverpool nel secondo impegno della International Champions Cup. Tifosi in attesa di conoscere se vi saranno ulteriori progressi rispetto a quelli visti contro il Bayern, tifosi curiosi soprattutto di vedere nuovamente all'opera Niccolò Zanellato: il centrocampista classe '98 è una delle maggiori sorprese di questa preparazione estiva e a suon di prestazioni convincenti ha acceso l'interesse dei fan.

CENTROCAMPISTA MODERNO - E' bastato qualche scampolo di partita contro il Bordeaux e soprattutto contro il Bayern per rendersi conto delle principali doti di Zanellato: al di là di quelle tecniche che valuteremo in seguito spicca la sua personalità, nessun timore reverenziale nel giocare affianco ai calciatori della prima squadra o ad affrontare campioni blasonati come Philip Lahm (che ha voluto regalargli la maglia a fine partita come si vede dal suo profilo Instagram). Dal punto di vista tecnico inquadrare con un compito preciso Niccolò è riduttivo: non è solo un metronomo, non è solo un incursore, non è solo un incontrista. Zanellato rispecchia perfettamente il prototipo del centrocampista moderno capace di districarsi al meglio in qualunque ruolo, bravo nel giocare a uno/due tocchi e nello sfruttare il proprio atletismo nei contrasti e nelle incursioni in area dove si rende pericoloso soprattutto di testa (anche contro il Bayern un gol sfiorato così) il meglio lo dà da mezzala (preferibilmente destra) che gli consente di spaziare a tutto campo ed essere efficace in entrambe le fasi: non un caso che quando nel 2014 gli Allievi I/II Divisione guidati da Brocchi si misero in mostra nel Memorial Luis Aragones Zanellato sia stato nominato miglior centrocampista del torneo e abbia vinto il titolo di capocannoniere. Si parla di un ragazzo di soli 18 anni (clase '98) ed ogni paragone va preso con le pinze, per trovare due giocatori simili si guarda in casa Milan e in Francia: uno è Juraj Kucka, al quale lo stesso Niccolò ha detto di ispirarsi soprattutto per fisicità e intensità; l'altro è il giovane Adrien Rabiot del PSG, con il quale oltre alla somiglianza fisica c'è anche una similarità nel gioco e nella qualità tecnica individuale, anche se il transalpino ha maggiori doti da centrale rispetto a Zanellato.

TRA PRIMAVERA E PRIMA SQUADRA - Cosa riserva il futuro al ragazzo? Al momento il mercato è una questione che non lo riguarda: Zanellato resta al Milan e questa stagione sarà uno dei pilastri della Primavera di Nava, alla quale si aggregherà per il ritiro estivo al termine della tournée americana. In queste settimane però Niccolò ha sfruttato anche l'assenza di due giovani figure 'ingombranti' come Locatelli e Cutrone (anche loro '98, impegnati con l'Italia Under 19 negli Europei di categoria) per mettersi in luce agli occhi di Montella, rimasto visibilmente colpito dalle sue doti: non è da escludere dunque che il ragazzo possa avere delle chance di riassaporare l'aria della prima squadra nel corso della stagione. Una boccata d'ossigeno per i tifosi: mercato e questioni societarie non sorridono, ma con Zanellato si arricchisce il già folto pacchetto di giovani promettenti che in futuro potrebbero fare la fortuna del Milan.

 


Twitter: @Albri_Fede90

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