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  • 'Il Napoli ha fatto bene a disertare la premiazione. Io volevo dimettermi'
'Il Napoli ha fatto bene a disertare la premiazione. Io volevo dimettermi'

'Il Napoli ha fatto bene a disertare la premiazione. Io volevo dimettermi'

Walter Mazzarri aveva pensato di lasciare il calcio dopo la sfida di Supercoppa con la Juve. Lo rivela lo stesso tecnico del Napoli in conferenza stampa, alla prima uscita ufficiale dopo la sfida di Pechino, come riporta il sito del Corriere dello Sport

 
«Elkann? Mi viene da rispondere con una battuta: non siamo rientrati perché tutti i giocatori erano sotto la doccia (riferimento a Juve-Lazio di Supercoppa 1998?)...Volevo vedere quello che dicevano loro se subivano tutto quello che abbiamo subito noi. Il paragone con Cammarelle e lo spirito olimpico? Non lo accetto da una società che accampa 30 scudetti quando ci sono le sentenze sportive che gliene attribuiscono ventotto... Col senno del poi, vedendo quello che ha deciso il Giudice Sportivo leggendo il referto arbitrale, siamo stati 'cornuti e mazziati' e vi dico che non rientrare in campo è stata la cosa migliore. Se anche ci fosse stato qualche ripensamento sul nostro operato, questo è svanito guardando tutte le sanzioni che ci hanno comminato. Se noi fossimo rientrati in campo, magari incrociando gli arbitri, e qualcuno di noi avesse continuato a commentare le loro decisioni, cosa sarebbe accaduto? In quanti saremmo andati a Palermo? La società ha fatto bene a cercare di limitare i danni. Vi dico altri due aneddoti: quando sono stato espulso sono salito in tribuna e ho preso il telefono, era pieno di messaggi del tipo: "Dì al tuo presidente di ritirare la squadra", di persone importanti e competenti nel calcio. Io sono stato zitto una settimana, rivedendo 4-5 volte la partita e ascoltando tutti i commenti, e avevo per un attimo anche pensato di smettere. Smettere col calcio, di dimettermi. Poi sono stato in vacanza un paio di giorni, in un feudo juventino, e tanti tifosi sono venuti da me a scusarsi, a dirmi: 'Ci piaceva vincere ma ci piaceva vincere in un modo giusto, non così'. E allora ho pensato che rimanere e provare a dare qualcosa in più a questo calcio era la cosa migliore».
 
«LE REGOLE VANNO APPLICATE SENZA DIFFERENZE» - Un fiume in piena, Mazzarri, che continua: «Prima della partita, dopo il briefing con gli arbitri, il team manager Santoro ci ha avvertito che ci sarebbe stata 'Tolleranza zero sulle proteste'. Io dico che gli errori ci possono stare, siamo esseri umani, non discuto il rigore clamoroso su Behrami non visto da Rizzoli, o Tagliavento che non vede il rigore sul 2-2. Ma le regole vanno applicate senza diversi pesi e misure. Se un giocatore protesta e viene mandato via, quando un giocatore dell'altra squadra protesta anche lui deve essere mandato via. Comunque ho ancora voglia di lottare e di provare a vincere nel modo giusto, spero che questa partita sia da esempio per qualcosa che non si ripeta più. Sulla mia espulsione ci sono inesattezze pazzesche sul verbale. Siamo uomini tutti, si può sbagliare tutti, ma non si può non stare attenti alle regole». 
 
«PER IL CAMPIONATO SIAMO PRONTI» - Esaurito l'argomento Supercoppa, non senza un'ultima precisazione («La nostra protesta non era nei confronti degli avversari ma nei confronti di chi doveva gestire la gara»), il campo si avvicina di nuovo, con l'amichevole di domani sera contro l'Olimpiakos: «Domani sarà una gara importante anche in vista del campionato. Per Palermo siamo pronti, non pensiamo alle assenze sia io che i giocatori. Sarà un campionato molto competitivo, sarà difficile ed equilibrato perció è difficile fare previsioni. Insigne con Cavani? A Cavani basta un allenamento o due per entrare in qualsiasi schema, qualsiasi sia il suo compagno d'attacco».

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