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  • 'Napoli su Migliaccio, Battaglia e Marzano'
'Napoli su Migliaccio, Battaglia e Marzano'

'Napoli su Migliaccio, Battaglia e Marzano'

Dopo aver contattato Campana, allenatore del Ctl Campania (clicca qui per leggere l’), la Redazione di Iamnaples continua il suo viaggio tra le squadre di , per capire quali sono le difficoltà nel fare calcio nella nostra città. Per la rubrica “La Telefonata” abbiamo intervistato in esclusiva Francesco , presidente dell’ Città di Marano, che ci ha spiegato quali sono le problematiche che deve affrontare una società di calcio a Napoli. Per approfondire meglio la questione, la nostra intenzione sarà quella di contattare altri esponenti del calcio campano e non solo.

L’Internapoli, così come il Ctl Campania ed in passato il Pianura aspira a diventare la seconda squadra di Napoli. E’ un sogno che si può avverare?

“L’Internapoli è la seconda squadra di Napoli. Da sempre abbiamo dato ospitalità e accoglienza a tutti quei ragazzini che non sono riusciti a trovare spazio nella prima squadra di Napoli. Detto ciò c’è da dire che fare calcio in una città come Napoli è impossibile, mancano le strutture ed i servizi, ma nonostante tutto noi siamo la seconda squadra di questa città”.

Come da lei accennato la nostra città è carente nelle strutture sportive, voi con la promozione in Serie D dal complesso “Kennedy” vi siete trasferiti al “Nuvoletta” di Marano, può raccontarci le difficoltà incontrate?

“Le difficoltà incontrate sono enormi. Non avere una propria struttura comporta dei problemi sia economici che logistici, ma è inutile lamentarsi, bisogna continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto”.

 

Ha mai avuto un incontro con le istituzioni cittadine per risolvere il problema stadio? Il Collana può rappresentare la giusta soluzione?

“Fino a qualche anno fa giocavamo al Collana ed avevamo incontri pressochè settimanali con le istituzioni. Quello che ci vuole per questa città è una rivoluzione totale che cambi radicalmente le cose. Non si riesce a migliorare il San Paolo, non vedo come possano essere migliorate tutte le altre strutture sportive. Posso farvi un esempio, dodici anni fa dovevano partire dei lavori per il complesso “Kennedy”, la struttura una volta ultimamata doveva esserci consegnata, ma i lavori non sono mai partiti”.

 

In questi ultimi tempi si discute della possibilità di costruire un nuovo stadio. Cosa ne pensa lei al riguardo?

“Il San Paolo logisticamente è fuori luogo. Nessuno stadio in Europa si trova vicino al centro della città. Sono favorevole alla costruzione di un nuovo impianto sul modello dello ‘Juventus Stadium’, uno stadio fuori città. Da tecnico posso dire che è quella la strada da seguire e i risultati della Juventus mi danno ragione”.

 

Nonostante tutto, il vostro settore giovanile sta ottenendo ottimi risultati. Come va avanti il vostro progetto giovani?

“Investiamo tempo e denaro per i nostri ragazzi. I risultati che stiamo avendo sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo una crescita del nostro settore giovanile in termini sia numerici che di qualità, questo grazie ad un concreto sforzo economico e al lavoro ed il sacrificio di tutta la società”.

La Campania è una fucina di talenti. In tal senso voi avete qualche rapporto di collaborazione con la S.S.C. Napoli?

“La S.S.C. Napoli monitorizza la nostra società. Lo scorso anno abbiamo fornito quattro elementi al settore giovanile del Napoli e non escludo che anche quest’anno qualche nostro ragazzo si trasferirà al Napoli, che tra i nostri ragazzi segue Migliaccio, Battaglia e Marzano”.

Secondo lei cosa dovrebbe fare la società di Aurelio De Laurentiis per radicalizzarsi meglio sul territorio?

“Non dimentichiamoci che il Napoli è una società giovane, ma un appunto che posso muovere è che ci dovrebbe essere un pò più di disponibilità da parte del Napoli”.

Ed infine quali sono le vostre prospettive per il futuro?

“Cercheremo d’ingrandirci sotto l’aspetto societario per poter crescere così sotto tutti gli altri aspetti”.

 

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