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  • Il Napoli perde Milik, ma ritrova i tifosi

    Il Napoli perde Milik, ma ritrova i tifosi

    • Giovanni Scotto

    Dal San Paolo vuoto e desolato allo stadio pieno che sabato accoglierà la Roma a Fuorigrotta. Vero che gli azzurri hanno perso Milik, ma hanno ritrovato i loro tifosi. Sorprende la passione dei tifosi del Napoli, conserva elementi di imprevedibilità che spesso sfuggono alle dinamiche della logica che provava a spiegare, attraverso i numeri, il calo costante e preoccupante di presenza al San Paolo.

    REGRESSIONE - L’inizio, difatti, non prometteva nulla di buono, stando ai dati raccolti in occasione delle prime tre uscite di campionato: 27.231 paganti col Milan, 21.083 con il Bologna e appena 19.942 con il Chievo. Una regressione costante, giustificata da una serie di fattori diversi ma legati tra loro: delusione per la cessione di Higuain alla Juventus, clima di contestazione nei confronti della società, stadio non adeguato, scarso blasone degli avversari e, soprattutto, i prezzi, ritenuti eccessivi, specie per i settori popolari. Queste le ragioni addotte per raccontare il sentimento della “disaffezione”, rivelate dai vuoti e dai cori dello stadio, reale e finanche virtuale. Così fino al 24 settembre, con il Napoli ancora imbattuto ma lasciato praticamente solo.

    E INVERSIONE DI TENDENZA - L'inversione di tendenza si è registrata dal 28 dello scorso mese, quando gli azzurri hanno affrontato in Champions League i portoghesi del Benfica. Tariffe alte, come in occasione della gara con il Milan, ma risposte diverse in termini di “affetto” e partecipazione: 41.281 paganti e nemmeno l’ombra di un coro ostile, evidentemente soffocato dal grande evento, tornato al San Paolo dopo un fastidioso digiuno. L’Europa, si sa, fa storia a sé, garantisce uno spettacolo tale da riuscire a coinvolgere una platea diversa, disposta a spendere cifre considerevoli per assistere ad uno spettacolo di spessore. Dopo il match con i lusitani è arrivata la trasferta di Bergamo, affrontata in malo modo e seguita da violente critiche per la prestazione incolore offerta dagli azzurri. Prima sconfitta stagionale, Juve distante quattro punti e sosta. Un trittico “perfetto” per allontanarsi nuovamente da Fuorigrotta. E invece i dati della prevendita svelano una realtà diametralmente opposta. E sabato tornerà il vero San Paolo, quello che una volta indossava la maglia numero "12".

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