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  • Il nuovo 'barone Causio' abita a Prato

    Il nuovo 'barone Causio' abita a Prato

    Umiltà ma anche intima consapevolezza dei propri mezzi. Si tratta di due qualità non contrapposte e spesso costituiscono la  miscela esplosiva che rende speciale uno sportivo. Non so se il Coni pensava a questo quando ha deciso di conferire a Giulio Grifoni la medaglia di bronzo come sportivo per l'anno 2012. La prima e' una qualità predicata da ogni istruttore dal primo momento in cui si infilano le scarpette ai piedi, attiene ad un educazione familiare; la seconda e' una qualità naturale, una profonda intima convinzione in se stessi che non trascende in spavalderia.

    Giulio Grifoni classe 93 di professione ala, possiede queste qualità e questo forse e' il segreto del suo piccolo successo. la sua e' una storia  molto bella,  di quelle non troppo conosciute al grande pubblico del calcio, appena iniziata eppure già significativa da raccontare.

    Umiltà e intima convinzione nei propri mezzi, queste qualità hanno consentito a Giulio Grifoni di non arrendersi, negli anni del settore giovanile viola, oppure quando dopo un anno di primavera, non ha avuto troppi dubbi di fronte alle titubanze viola, a mettersi in discussione, abbandonando Firenze affrontando con coraggio un passaggio in Serie D, sebbene in una grande compagine come Venezia. Cosi mentre molti suoi coetanei rifiutano un trasferimento in Lega Pro come un affronto personale, Giulio inizia la sua esperienza a Venezia stagione 2011-12 e senza turbarsi di fronte alle prime panchine, riesce a conquistarsi la maglia da titolare senza piu lasciarla per tutta la stagione. Vincerà il campionato ma il Venezia e' titubante e forse punta a giocatori di spessore a proposito dell'erba del vicino che pare sempre piu bella. Grifoni non si scompone e cambia casacca verso un altro team pronto a dargli fiducia e la volta di Gavorrano stagione 2012-13. La categoria e' Lega Pro Seconda Divisione e 'Grifo' ha scalato la prima categoria.  Dopo un buon inizio, il Gavorrano ha difficoltà e un cambio di modulo penalizza grifoni, si gioca senza fasce e 'Grifo' viene accantonato, entra in corsa e neppure sempre. Arriva gennaio, lo vuole il Bellaria,  altra squadra di Lega Pro un po' in difficoltà. 'Grifo' fa le valigie rinuncia ad un po' di soldi pur di tornare protagonista e inizia una corsa che non si arresta più'. Non solo ala anche terzino destro nel 3-5-2. Quantità qualità, corsa, rapidità. Grifo fa tutto ciò che gli si chiede di fare e lo fa bene. Il Bellaria recupera posizioni su posizioni, fino ad ottenere una salvezza anticipata e tranquilla. 

    Fine Giugno 2013, la Fiorentina scarica la comproprieta' di Grifoni, che si ritrova libero per la retrocessione del Gavorrano,  che deteneva l'altra meta. Il giorno stesso arriva la chiamata di Toccafondi, uno che ha fiuto per i giocatori, e infatti anticipa tutti. "Grifo viene volentieri a prato? Ho parlato con Califano (ds Bellaria ed ex giocatore di Toccafondi) e mi ha detto prendilo subito. Porta Grifo in ufficio. In mezz'ora Grifo arriva da Arezzo e in 5 minuti accetta praticamente uno stipendio al minimo molto inferiore al precedente stipendio, ma e' il solo modo di far capire al Prato quanto vuole questa chance. Così un nuovo salto di categoria, la Lega Pro Prima Divisione, una nuova scommessa. Parte il campionato il Prato vola e 'Grifo' conquista la fiducia di mister Esposito. Il Prato inizia a suscitare la curiosità delle squadre di categoria superiore, per i suoi giovani, tra i quali spicca 'Grifo', nel ruolo di tornante destro affonda con qualità, quando scatta sembra avere un motorino, e' infaticabile e percorre chilometri , calcia di destro e di sinistro i suoi assist sono pregevoli e determinanti. 

    La voce si propaga, gli osservatori iniziano ad annotarsi il suo nome. Qualcuno a Prato inizia a paragonarlo al barone Causio. Senza volare cosi' in alto, Giulio resta con i piedi per terra lui vola solo sulla fascia), c'è ancora troppa strada davanti, domenica dopo domenica, 'Grifo' lo sa, conosce insidie ed ostacoli,  e sa che per lui l'unica certezza e' rimboccarsi le maniche e continuare a percorre la fascia domenica dopo domenica.

    Ieri pero' a casa Grifoni e' arrivata una raccomandata, firmata Giovanni Malagò: il Coni gli conferisce la medaglia di bronzo come sportivo dell'anno 2012, così per una volta era bello raccontare questa storia ancora tutta da scrivere eppure già bella e significativa da raccontare.

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