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  • Il nuovo equilibrio tattico del Torino funziona

    Il nuovo equilibrio tattico del Torino funziona

    • A.S.

    Evidentemente soddisfatto dalla prestazione al di là del risultato, Giampiero Ventura ha riproposto con il Catania il medesimo assetto tattico sfoderato a Cagliari, per di più utilizzando gli stessi interpreti o quasi. L’unica modifica - da notare l'edizione odierna di Tuttosport - è rappresentata dall’esclusione dal primo minuto di Brighi a favore del rientrante Farnerud: lo svedese peraltro non ha alimentato rimpianti, risultando prezioso in entrambe le fasi. Ma è nello specifico sullo scacchiere tattico che si concentrano le attenzioni di tifosi e osservatori più o meno interessati: con il 3-4-1-2 il Torino potrebbe, condizionale necessario, aver trovato l’assetto sul quale costruire la stagione, almeno nelle sfide con le dirette concorrenti. Perché la presenza di un trequartista - ruolo per il quale il club granata si muoverà sul mercato di gennaio per trovare un’alternativa a El Kaddouri - aumenta la pericolosità offensiva e l’imprevedibilità della manovra. Con un elemento in più tra le linee avversarie i ragazzi di Ventura beneficiano di maggiore equilibrio tra i reparti e possono soprattutto innescare l’arma prediletta: ovvero Cerci , libero di partire defilato a destra per poi accentrarsi, sfruttando le caratteristiche naturali. Che poi in due uscite con il 3-4-1-2 l’Henry di Valmontone non abbia segnato risulta per ora un dettaglio: ieri ha solo peccato di imprecisione davanti al portiere, ma le possibilità di colpire non gli sono mancate.

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