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  • Il nuovo gioiello del Tottenham: birrificio in casa e giocatori a un palmo

    Il nuovo gioiello del Tottenham: birrificio in casa e giocatori a un palmo

    • Andrea Menon
    Quando voglia e capacità di investimento si incontrano, ecco che nasce un progetto interessante e assolutamente creativo. Il futuro stadio del Tottenham è quanto di più moderno ed esclusivo si possa pensare per ciò che un tempo nel calcio era solo contorno, o meglio scenografia, e che invece ora sta diventando protagonista al pari dei giocatori in campo, mezzo di attrazione per compratori ed investitori. Gli Spurs abbandoneranno White Hart Lane solo a partire dal 2018/19 - anche se per questioni logistiche per la prossima stagione potrebbero spostarsi temporaneamente a Wembley - ma i lavori sono già avanzati e i primi curiosi dettagli inerenti alle innovazioni iniziano ad uscire.

    PRIMI CAMBIAMENTI - Da quando questo progetto è stato avviato, nell'agosto scorso, l'attesa tra i tifosi del Tottenham è altissima: un milione di visite al giorno per sorvegliare l'avanzamento dei lavori. Sintomo delle speranze e dei sogni che il popolo del nord di Londra ripone in questa novità. Molto del contenuto era stato rivelato fin da subito, a partire dalla possibilità di utilizzare la struttura come campo per l'NFL - tramite un campo a scomparsa, che permetterebbe di diventare la casa europea del Football Americano oltre che di aumentare gli introiti - per arrivare alla capienza, praticamente raddoppiata da 36mila a 61mila posti. La società ha poi deciso di riqualificare l'aerea che circonda lo stadio con un centro sportivo e uno medico, oltre a ristoranti e pub. 

    CURIOSE INNOVAZIONI - Ma le novità che più stupiscono per la loro inventiva ed emozionano i sostenitori sono altre due. La società degli Spurs, infatti, ha deciso di assecondare la tradizione nata nei pub inglesi, ricreando quell'atmosfera in un birrificio privato che produrrà 10.000 pinte al minuto, circa 1 milione l'anno. La seconda decisione, poi, è quella di avvicinare ulteriormente il pubblico ai giocatori. Questa volta però non si tratta solo della vicinanza sul campo, si parla invece di "Tunnel Club": un abbonamento esclusivo con cui si potrà godere di una vista speciale, quella sul tunnel che collega spogliatoi e terreno di gioco, alla distanza di un palmo. Una VIP Lounge in cui gustarsi un'ottima cena e osservare in esclusiva i giocatori nei momenti clou: concentrazione pre partita, discussioni dell'intervallo e festa finale, con qualche possibile bagarre. Il prezzo, 11 mila sterline all'anno, sottolinea la necessità quasi morbosa di vedere e scoprire tutto, lo spettatore non si accontenta, così la società vende ad alto prezzo la possibilità di assecondare questo suo bisogno. 

    La voglia di esclusività ha portato alla creazione di abbonamenti tipo H-Club (ristorante stellato Michelin, musica soffusa e sommellier) da 35mila sterline l'anno, il marketing ad investire 750 milioni di sterline per costruire uno stadio che sia protagonista della scena e non solo sfondo. Attrazioni curiose, che si aggiungano a quella del campo, sono la chiave per crescere; i club inglesi sanno stare al passo con il processo di innovazione, e gli 8 club inseriti tra i primi 20 al mondo nella classifica Deloitte per ricavi annui dimostrano proprio questo.
    In Italia, tra i club più rinomati, solo la Juventus può essere considerato un esempio virtuoso in questo senso, quando le altre squadre si apriranno a questo dispendioso ma di sicuro ricavo progresso?  

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