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  • Sintini,  eroe della vita: 'Ho vinto il cancro. Forza volley e forza Milan!'

    Sintini, eroe della vita: 'Ho vinto il cancro. Forza volley e forza Milan!'

    • Elena Bettinelli

    Giacomo Sinitini, 33 anni, palleggiatore dell'Itas Diatec Trentino e milanista sfegatato si racconta a Calciomercato.com. Il regista meglio conosciuto come Jack, soprannome da guerriero quantomai azzeccato vista la sua storia, domenica tornerà in campo in una gara ufficiale dopo aver combattuto per più di un anno contro un tumore. L'occasione è quella della Supercoppa Italiana 2012 contro i campioni d'Italia della Lube Banca Macerata che farà da anticamera all'avvio del campionato di Serie A1. Un campionato che quest'anno presenta una novità rivoluzionaria volta a combattere la crisi che sta colpendo sempre più duramente anche il settore sportivo. La Lega Pallavolo Serie A infatti ha pensato di aiutare le società in difficoltà eliminando provvisoriamente le retrocessioni garantendo loro contratti di sponsorizzazioni più stabili e duraturi.

    "Una manovra a mio avviso sensata e molto intelligente" spiega Jack, "Certo le cifre dei contratti si sono ridimensionate non poco ma in questo modo per noi giocatori c'è molta più sicurezza nel futuro e per le società ci sono più possibilità di chiudere in attivo. Forse questa decisione della Lega potrà fare da apripista anche agli altri sport. Ad esempio se si dovesse applicare anche al calcio ci sarebbero più possibilità di pianificazione anche per le piccole società grazie, mi viene in mente, alla garanzia dei diritti TV. Certo sarebbe una manovra drastica ma bisogna essere favorevoli ai cambiamenti specialmente in queste situazioni".

    Eliminando le retrocessioni non si rischia di togliere ai campionati l'emozione, o il pathos dell'ultima giornata a disposizione per fare punti e per scongiurare la zona rossa?

    "Sicuramente mancherà quel tipo di tensione ma non credo che per questo i giocatori in campo si impegneranno di meno o che mancherà la spettacolarità, anzi. Sotto questo punto di vista spesso la pressione del risultato porta a prestazioni incolori quindi sono convinto che lo spettacolo non mancherà. E poi, prendiamo per esempio l'NBA: non sono previste retrocessioni eppure è uno dei campionati più belli ed emozionanti del mondo. Questo perchè gli atleti ci tengono comunque a fare bella figura con i propri sponsor oppure perchè i giocatori vogliono emergere per farsi notare dalle rispettive nazionali. Insomma la retrocessione non è l'unico motivo per cui si lotta in campo e se la sua eliminazione può aiutare a risollevare le sorti del nostro ma anche di tutti gli altri sport non vedo perchè non si debba adottare come soluzione".

    E il Milan? Quest'anno è a rischio retrocessione?

    "Non credo. Non siamo partiti bene ma dobbiamo avere fiducia in Massimiliano Allegri. E' una squadra giovane e nuova, ha bisogno di tempo per amalgamarsi e per cominicare ad infilare risultati positivi con continuità. Certo dispiace non vedere più campioni del calibro di Zlatan Ibrahimovic o Thiago Silva ma credo che queste cessioni fossero necessarie. Fortunatamente ogni tipo di cambiamento ad un certo punto si rende necessario e per quanto riguarda il Milan credo che sia solo questione di tempo affinché porti dei risultati".

    A proposito di cambiamenti, si è vociferato nei giorni scorsi che Michele Ferrero sarebbe pronto a rilevare la società rossonera da Silvio Berlusconi. La notizia è già stata smentita dall'azienda ma come prenderebbero i tifosi un cambio così radicale?

    "Io personalmente la prenderei con molta nostalgia, nel senso che dal punto di vista sentimentale mi dispiacerebbe molto. In fin dei conti la mia passione rossonera nasce proprio grazie alle grandi vittorie del Milan di Sacchi, Van Basten, Gullit, e compagnia bella. Il primo Milan dell'era Berlusconi. Come detto prima però a volte i cambiamenti, anche radicali, diventano necessari e quindi prenderei un ipotetico passaggio di proprietà sicuramente con la gratitudine verso Berlusconi per quanto fatto in questi anni, ma anche con tanta speranza e tanta positivtà nel futuro".

    Per quanto riguarda il tuo rientro. Un anno fa eri nel pieno delle cure per combattere il tumore, ora sei pronto per scendere di nuovo in campo. Cosa stai provando in questo momento?

    "Sono piuttosto incredulo, domenica si corona il sogno che coltivo da quei difficili giorni in ospedale. Dentro provo tante emozionie che a metterle insieme sono indescrivibili. Il fatto poi che sia riuscito a recuperare completamente, a riprendere la forma, ad ottenere l'abilitazione medica, a sentire il mio fisico che risponde perfettamente meglio di prima è una grandissima conquista. Ho intenzione di vivere questa nuova possibilità fino in fondo, godendomi ogni momento e assaporando ogni istante dalla settimana in palestra alla preparazione alla gara, dallo spogliatoio alla gara stessa. Che altro dire, sono felice e davvero emozinato".

    In bocca al lupo!

     


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