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  • Il paradosso di Draxler: la Juve dice no

    Il paradosso di Draxler: la Juve dice no

    • Fabrizio Romano
    Un anno e mezzo fa, di questi tempi, era una rincorsa senza sosta. Mesi, settimane, giorni interi a trattare Julian Draxler come primo obiettivo della Juventus. Quanto ci hanno lavorato, Marotta e Paratici: i due dirigenti bianconeri le hanno provate tutte tra l'accordo con il papà del giocatore, il lavoro incessante degli intermediari, le proposte continue allo Schalke per quel gioiello tedesco. E poi, la scelta a sorpresa di Draxler all'improvviso con la volontà di andare al Wolfsburg. Juve spiazzata, arrivò Hernanes alla fine di quell'estate non fortunata sul mercato. Oggi, a sentirla così, sembra una storia bizzarra.

    TUTTO CAPOVOLTO - Perché Draxler adesso è un separato in casa. Al Wolfsburg lo hanno messo in vendita, qualcosa si è rotto dai mesi scorsi quando l'ala tedesca ha annunciato dal nulla di voler lasciare il club. Un caos enorme tra la dirigenza e il giocatore, al punto da rimettere le cose in chiaro e riuscire a riparare tutto. Facciata. La polvere sotto il tappeto dura poco, tanto che Draxler adesso gioca una partita sì, l'altra no, qualche infortunio misterioso e mille voci su offerte in dirittura d'arrivo che nessuno si affretta a smentire. Tra cui, una proposta dall'entourage del ragazzo: e se riparlassimo con la Juventus? L'idea è stata immediatamente fermata sul nascere, la Juve è stata chiara. Non vuole riaprire alcun discorso legato a Draxler. "No, grazie".

    I MOTIVI - Sembra un paradosso, un anno e mezzo dopo. E invece è una scelta sicura, convinta da parte della società bianconera nei confronti di chi ha scelto un'altra strada piuttosto che il progetto Juve. Non solo: Marotta e Paratici non vogliono rovinare i rapporti con il Wolfsburg, che in questa situazione non c'entra nulla, dunque mai andrebbero a far sospettare che dietro lo sfogo e la rottura tra Draxler e il suo club ci potesse essere una mossa sotterranea bianconera. In più, la volontà della Juventus per quel ruolo di ala offensiva, giovane e di talento, è di puntare assolutamente su Marko Pjaca per cui è stato fatto un investimento importante ancora da valorizzare pienamente, visti gli infortuni di inizio stagioni. Tutti motivi buoni per dire no a Draxler. Il calcio è anche questo, quando due strade non si incrociano mai...

     

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