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  • Il paradosso di Palermo-Genoa: se vincono la partita, i rosanero rischiano di perdere tra i 12,5 e i 20 milioni di euro

    Il paradosso di Palermo-Genoa: se vincono la partita, i rosanero rischiano di perdere tra i 12,5 e i 20 milioni di euro

    E’ il paradosso del paracadute, come lo definisce il Corriere della sera. In sintesi oggi si gioca Palermo-Genoa. I rosanero sono già matematicamente retrocessi in serie B. Il Genoa invece ha 33 punti, cinque punti di vantaggio sulla terz’ultima in classifica, ovvero il Crotone. A 32 punti c’è invece l’Empoli atteso dal Cagliari ormai salvo. Le motivazioni sembrano essere già tutte dalla parte del Genoa, che deve vincere per non rischiare la B, mentre il destino del Palermo è già segnato, ma c’è anche un ulteriore aspetto. Il paracadute appunto. Con questo nome si definisce l’aiuto economico che va alle squadre retrocesse dalla A alla B. La cifra è di 60 milioni di euro che viene così suddivisa: 25 milioni di euro per le squadre che sono da almeno 3 anni in serie A, 15 milioni di euro le squadre che sono da 2 anni in serie A, 10 milioni di euro per le squadre che sono da un anno in serie A. In caso di quota residuale, questa verrà destinata al club retrocesso con almeno 3 anni di anzianità in Serie A nel caso in cui questo non venga immediatamente promosso l’anno successivo.

    In pratica, sottolinea il Corriere nella sua analisi, in caso di retrocessione oltre che di Pescara e Palermo anche del Crotone, Pescara e Crotone si suddividerebbero 10 milioni di euro mentre al Palermo andrebbero 25 milioni di euro che diventerebbero 40 in caso di mancata retrocessione l’anno successivo. Con la retrocessione del Genoa invece il Palermo dovrebbe dividere i 25 milioni con il Genoa il primo anno (e anche il secondo se nessuna delle due venisse immediatamente promossa in Serie A). Un perdita secca di importo variabile tra i 12,5 e i 20 milioni di euro. Che in serie B dove stipendi e costi dei cartellini dei giocatori sono molto più bassi che in A, possono fare la differenza. Poi è vero che a nessuno piace perdere e siamo sicuri che la partita sarà assolutamente regolare, ma forse andrebbe rivisto un meccanismo che finisce in certi casi per premiare (paradossalmente) la sconfitta.

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