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  • Fiorentina, ora Chiesa è da consacrare. Non farà la fine di Bernardeschi

    Fiorentina, ora Chiesa è da consacrare. Non farà la fine di Bernardeschi

    • Giacomo Brunetti
    Tutto in una stagione. Federico Chiesa si gioca tutto in campo, ma non solo. Lui, che come medicina ha proprio la voglia di calcare il terreno di gioco, come confermato dal padre Enrico e la ferma convinzione che per affermarsi si possa solamente migliorare ogni giorno, sempre con l’obiettivo di divertirsi. In campo è un giocatore d’altri tempi, moderno però come concezione dei movimenti. E l’annata appena iniziata è quella della consacrazione. E tanto altro.

    STUDIO E PALLONE – “Le lingue, i libri, lo studio”, queste le frasi che Federico si è sentito ripetere dalla famiglia. Ma con il calcio ci è cresciuto: nato a Genova dopo l’avventura del “babbo” alla Sampdoria, è cresciuto nella Settignanese, squadra fiorentina che a 10 anni lo ha salutato per lasciarlo andare in maglia viola, la stessa vestita da Enrico dal 1999 al 2002. 8 mila euro investiti bene dai gigliati, visto il giudizio postumo che possiamo dare. Senza però trascurare la scuola, la garanzia che i suoi genitori hanno sempre voluto per il figlio.

    CHIAMATO ALLA CONFERMA – Sono scappati tutti, portando una miniera d’oro alla Fiorentina, la quinta squadra per incassi In Europa dalle cessioni nella scorsa sessione di calciomercato. Chiesa è rimasto, mettendosi sulle spalle il nuovo ciclo. Perché, volenti o nolenti, ne è il simbolo e il calciatore di spicco, per valore e significato. Innamorato di Firenze, il viola è come una seconda pelle. “La seconda stagione è sempre la più difficile”, recita una delle più celebri frasi fatte di questo sport. In fondo, però, è proprio così, e nell’anno della rinascita dei toscani lui dovrà confermarsi. Compito arduo, mettersi in mostra sarà fondamentale. Per lui e per la Fiorentina.

    ASTA DI FINE STAGIONE – A giugno ci saranno i Mondiali: Chiesa, che da qualche mese ha iniziato l’avventura con l’Under 21, ha segnato la prima rete con la selezione di Luigi Di Biagio proprio due giorni fa. Un posto sull’aereo per la Russia sarà difficilissimo trovarlo ma, visto il modus operandi del ct Ventura con le fasce, dimostrare di poter fare la differenza potrebbe aprire porte impensabili. Le big sono già con il radar puntato: il Napoli è la squadra che ha forzato di più la mano, la Fiorentina però non ha voluto ascoltare. Eppure De Laurentiis ci ha provato. E tornerà alla carica, così come l’Inter, la Juventus e i Bayern Monaco. Non sarà come per Federico Bernardeschi, sarà un’asta europea. Altre pretendenti sono sempre in tempo a farsi avanti, c’è una stagione da disputare. 

    INTANTO LA FIORENTINA… - I viola stanno provando a tutelarsi: trattenere il giocatore, in questo clima di autofinanziamento, sarà tutt’altro che facile. La Fiorentina, tra qualche settimana, incontrerà il padre Enrico – che cura gli interessi del figlio – per discutere il rinnovo di contratto: il classe ’97 guadagna attualmente 400mila euro netti all'anno, cifra che verrà quasi triplicata, provando a mettere un mattoncino su una possibile permanenza a Firenze del giovane. Sarà difficile, per tutti, resistere alle tentazioni. La stagione della consacrazione, piena di pressioni, interessamenti, riflettori e è appena iniziata. 
     

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