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  • Il tifoso Carlo Conti: 'Fiorentina, terzo posto possibile'

    Il tifoso Carlo Conti: 'Fiorentina, terzo posto possibile'

    • L.C.
    “Mi sto abituando a gioire spesso, ultimamente”. Carlo Conti non è soltanto conduttore, autore o attore televisivo. Fin da piccolo è anche tifoso della Fiorentina. Una fede, quella viola, che porta ovunque: nei suoi programmi in tv, nei film, nei suoi show. Ed anche a Sanremo, che quest’anno ha condotto portando la rassegna musicale della verso il record di ascolti Rai. 
    Già, Sanremo. Carlo Conti, in un’intervista concessa al sito di Repubblica, edizione di Firenze, parte proprio da questo ultimo suo successo per analizzare il momento brillante ed avvincente della Fiorentina di Vincenzo Montella, pronto a giocarsi tutti e tre gli obiettivi in palio. Con la sosta che sta per concludersi. Sabato al Franchi arriva la Sampdoria ma Conti è ancora con la mente a qualche giorno fa: “Possiamo dire che la vittoria per 3-0 contro la Roma all’Olimpico in Europa League somigli al mio Sanremo”. 
    Perchè?
    “Così come ha funzionato tutto bene nel corso della 65 esima edizione sanremese, anche in quella partita è andato tutto alla grande. Ho visto una squadra unita e compatta, tutti decisi verso la stessa direzione e guidata in modo perfetto. Come il mio Sanremo insomma”.
    A proposito: dunque stesso allenatore anche per Sanremo 2016?
    “Chi? Montella? (Conti ride, ndr). No, dai: è presto per dirlo ma ci stiamo ancora pensando. Su Montella invece non ho dubbi: è legato a noi per via del contratto e credo debba rimanere in viola”.
    Torniamo al campo. Tra Juventus e Roma, quale vittoria preferisce?
    “Tutte e due stupende ma quella di Roma per me ha un sapore diverso. Una grande soddisfazione. Un 3-0 bellissimo. Qui sono circondato soprattutto da romanisti: cameraman, operatori, colleghi. Soltanto pochi giorni prima mi avevano preso in giro per il 4-0 ai danni della Lazio. E invece, che bellezza, mi sono preso una rivincita totale. La cosa più bella è che mi sto abituando a questa sensazione. Prima il Tottenham, poi la Juventus, infine la Roma. Mi esalto perché sono vittorie conquistate con grinta, con volontà. Stringendo i denti. Tutti stanno remando dalla stessa parte e c’è voglia di vincere qualcosa. In più questi giocatori onorano la maglia e per un tifoso non può che essere qualcosa di stupendo”. 
    Adesso però viene il bello. Dove può arrivare questo gruppo?
    “L’importante è rimanere lassù dove siamo. Con un po’ di concentrazione in più e qualche scivolone in meno, ne sono certo, possiamo ancora giocarci il terzo posto in campionato. E’ tutto da dire per quel piazzamento. Ripenso alla sconfitta di Parma, a qualche pareggio interno. Anche se quelle volte che sono stato allo stadio, lo ammetto, ho sempre assistito a delle belle partite. Comunque vada non facciamo l’errore di buttare via tutto, di abbatterci passando in poco tempo dalla gioia alla disperazione”. 
    Dopo la sosta tornerà in gruppo un certo Giuseppe Rossi…
    “Pepito! E’ il nostro asso nella manica, l’uomo in più che ha dimostrato di essere veramente un fuoriclasse. Un grandissimo campione, dentro e fuori dal campo. Come uomo. Non possiamo che augurare a questo giocatore, al di là del ritorno in campo, tutto il bene possibile come persona. E’ straordinario”

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