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  • Roma, il tifoso Ghini: 'Magari tornasse Montella...'

    Roma, il tifoso Ghini: 'Magari tornasse Montella...'

    • L.C.

    Dal 1979 ad oggi ha scritto pagine importanti del cinema e della televisione italiana. Ma è dal 1954 che Massimo Ghini ha sempre tifato Roma, figlio di madre romana e padre emiliano. Tuttavia è legatissimo anche a Firenze tanto da possedere una casa che ogni tanto lo porta proprio in riva all’Arno. Ghini, da attore, ha recitato con registi del calibro di Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Giuseppe Patroni Griffi e Gabriele Lavia. Nel periodo dei primi esordi di recitazione ha conosciuto anche il mondo del doppiaggio e quello di speaker radiofonico, stringendo anche una forte amicizia con altri due aspiranti attori, Fabrizio Bentivoglio e Armando De Razza. Da tifoso della Roma ha visto e si è goduto, invece, grandissimi campioni, da Giannini a Totti, da De Rossi a Montella... senza dimenticare Batistuta. E, in esclusiva al settimanale Brivido Sportivo, ha parlato della sua amicizia proprio con il tecnico viola.

     
    Massimo Ghini, partiamo proprio da Vincenzo Montella che ritroverà da avversario sulla panchina della Fiorentina.
    ‘Parlo di un amico, di una persona che ho conosciuto e ho avuto il piacere di frequentare. Adesso solo perché i nostri lavori ci hanno allontanato e ci portano in giro per il mondo non riusciamo più a vederci come prima. Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere Vincenzo e dico questo: lui non identifica solo i colori della Roma ma è stato un grandissimo calciatore e questo va ricordato, perché l’esser diventato allenatore sta facendo un po’ dimenticare che è stato uno dei più grandi attaccanti degli ultimi venti anni. Io mi ricordo l’Aeroplanino ancora prima che venisse alla Roma, lo ricordo fin dai tempi della Sampdoria. Gli voglio dedicare questo ricordo. Era bello vederlo giocare, anche nella Samp, aveva tutto. Un grande giocatore’.
     
    Visto che lo conosce bene ci conferma anche una grande dote umana di  Montella?
    ‘Sicuramente, Vincenzo ha sempre avuto quella serietà che non tutti hanno e anche da calciatore era uno con la testa sulle spalle, come Totti. Essere grandi a Firenze, Genova, Torino, Milano è abbastanza facile, essere grandi a Roma è veramente difficile perché questa stranamente è una città che ha sempre generato campioni che si sono magari persi. Mentre quelli che riescono ad affermarsi a Roma vuol dire che sono veramente dei grandi campioni’. 
     
    Si aspettava Montella allenatore di successo? 
    ‘Diciamo che ho sempre visto in lui un’immagine molto concreta oltre a quella del gran calciatore. Lui tra l’altro ha una serie di attività fuori dal calcio con una grande solidità anche di rapporti. E dico questo per far capire che ha sempre tenuto un certo tipo di rapporto e di atteggiamento positivi. Poi, da qui a dire che ci avevo visto un futuro da allenatore il passo è lungo, anzi dico che non lo vedevo in questa veste, ma non perché non la pensassi per lui. Però, ripeto, gli notavo grande concretezza e responsabilità e questo forse comprendeva anche la capacità di diventare allenatore. Certo, quando ha smesso di giocare era ancora troppo calciatore e ancora adesso non mi meraviglierei se sotto l’abito avesse maglietta e pantaloncini’.
     
    In tutta sincerità: lo aspettate a Roma? Lo rivuole sulla panchina giallorossa?
    Ride(ndr) ... ‘So quello che gli sta dando Firenze e quello che sta dando lui a Firenze e vi assicuro che c’è un rapporto molto positivo quindi non voglio strappare niente a nessuno. Noi avevamo Vincenzo ma poi qualcuno ha deciso che non doveva essere più l’allenatore della Roma. Io gli auguro il meglio per quello che sta facendo ed è chiaro che non mi dispiacerebbe se tornasse a Roma. A Firenze sta facendo benissimo, anche qualcosa in più rispetto alla rosa che ha a disposizione. Sta facendo quasi dei miracoli in una piazza  difficile come quella viola. Roma è più ‘psicopatica’ mentre Firenze è più esigente nel tipo di rapporto e quindi so che Montella sta facendo tantissimo, mancandogli degli elementi che la società dovrebbe fornirgli. Poi la stima è talmente forte che se un domani ci fossero le possibilità di un suo ritorno a Roma ne sarei felicissimo e tornerei a trovarlo con un cimelio che Vincenzo mi ha regalato diverso tempo fa: la sua maglia dello scudetto’.
     
    Chiudiamo con Fiorentina-Roma: come si sta avvicinando al match?
    ‘Noi stiamo vivendo un’altra di quelle annate che non vorrei vivere mai e siamo noi che corriamo dietro ai viola, ma abbiamo fame di raggiungere un obiettivo. Anche se mi sembra che nella testa dei giocatori ci sia l’obiettivo soprattutto di puntare tutto sul derby della finale di Coppa Italia, mi sembra di capire che ci giocheremo tutto in quella partita. So bene che la Fiorentina sta lottando per la Champions ed è chiaro che alla luce di questo la gara diventa importante per entrambe le squadre. Per questo credo che sarà un bel match visto che in campo ci sono tutti gli elementi perché sia uno spettacolo. Certo, se la Roma gioca come contro il Pescara, la Fiorentina può dormire sonni tranquilli, se poi i giallorossi avranno voglia di fare qualcosa, allora potrebbe venire fuori un grande incontro’.(‘Il Brivido sportivo’)
     

     

     


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