Migjen Basha vuole prima di tutto tornare a sentirsi un calciatore. Prima di pensare al proprio futuro, a un contratto in scadenza, alle proposte che arrivano al suo agente Roggi, a cosa fare. Prima vuole tornare a correre, lui che in campo ha sempre macinato chilometri su chilometri, da motorino inesauribile qual è. E tornare a farlo - questo è sicuro, a prescindere dal club - per quella Nazionale albanese che tanto l'ha fatto penare, prima di abbracciarlo una volta risolte lunghe e antipatiche pratiche di burocrazia varia.

Ma poi dovrà pensarci; e di sicuro il suo attuale datore di lavoro, Urbano Cairo, lo sta facendo. Basha è pronto a rientrare su un terreno di gioco dopo oltre 9 mesi dall'ultima apparizione, con in mezzo un intervento al piede e un trasferimento al Catania saltato proprio a causa delle sue condizioni fisiche; nel frattempo, l'hanno cercato dall'Italia, dalla Svizzera e dalla Germania. Un solo dato, però, sembra profilarsi con certezza all'orizzonte: il Torino non sembra intenzionato a discutere un rinnovo, dopo quattro stagioni ricche di soddisfazioni.