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  • Il Torino si muove|: Ecco Lazarevic e Cofie

    Il Torino si muove|: Ecco Lazarevic e Cofie

    Quando dà la sua parola, Petrachi cerca in ogni modo di mantenerla: ma non sempre è possibile, nemmeno per lui. Domenica ai duemila accalcati sulla tribunetta della Sisport ave­va promesso: «Calma, Garo­falo martedì è qua». Martedì era ieri e Garofalo ancora non è arrivato, ma il ritardo potrebbe essere soltanto di ventiquattro ore, perché oggi Petrachi tenterà l’assalto de­finitivo con il Siena per arri­vare al terzino sinistro che è in cima alla lista dei deside­ri granata. Con il collega Pe­rinetti, il ds granata parlerà anche della situazione del francese Genevier: il regi­sta, pupillo di Petrachi, resta un obiettivo. E per compren­dere quanto Genevier non veda l’ora di tornare a Torino basta raccontare un curioso aneddoto. Il giocatore si è sposato verso fine giugno, il ds del Torino l’ha chiara­mente contattato per le feli­citazioni di rito e il centro­campista avrebbe detto: «Di­rettore, se vuole farmi un re­galo mi riporti al Toro». Ine­quivocabile segno di attacca­mento ai colori granata. Del resto, sia Garofalo sia Gene­vier nel Siena non avrebbero spazio, però al tempo stesso il club toscano preferirebbe evitare di rinforzare una po­tenziale concorrente per la lotta promozione.

    IL GRECO “CONGELATO” - Il Torino è arrivato a Norcia, la sede designata per il riti­ro, in nottata dopo un viag­gio estremamente lungo in pullman. Erano attesi anche i due giovani prospetti prele­vati dalla Primavera del Ge­noa: lo sloveno Dejan Laza­revic e il ghanese Isaac Co­fie, in prestito secco con una prelazione per la fine della stagione. I due ragazzi (rispettivamente 20 e 19 anni) andranno a rinforzare la pri­ma squadra e all’occorrenza a dare manforte alla Prima­vera di Asta: si tratta di un centrocampista con spiccate doti offensive e di un media­no abile nel contrastare co­me nell’impostare l’azione. E’ questo il primo passo per una rinnovata collaborazio­ne con il Genoa? Parrebbe di sì e in effetti da quando Pe­trachi è il ds del Torino i rap­porti con il club rossoblù paiono rinvigoriti (così come il dialogo con il parigrado al Genoa Capozucca). E gli af­fari potrebbero non finire qui. Sembrava fatta anche per il greco Panagiotis Ta­chtsidis, sempre della Pri­mavera genoana, ma Petra­chi ha spiegato: «Quando il ragazzo sarà in Italia ci par­lerò, per capire se vuole ef­fettivamente venire a Torino o se ha altri programmi». Dunque in questo caso si­tuazione congelata, mentre, nel caso di partenza di Sal­gado o di altri elementi del­l’attacco, potrebbe aprirsi definitivamente la trattati­va per arrivare al 27enne Giuseppe Greco che ha con­cluso l’ultima stagione in prestito al Cesena.

    IL RETROSCENA - Ieri mat­tina le poche persone (una quarantina) che hanno avu­to modo di passare dalla Si­sport, hanno visto per la pri­ma volta Antimo Iunco ve­stito di granata: pantalone corto, nuova polo, borsello a tracolla, tanti sorrisi, strette di mano e abbracci con i nuo­vi compagni, l’allenatore Lerda e tutto il resto dello staff. Visite di rito, poi sul pullman per iniziare la nuo­va avventura. Il Torino ha ri­levato la metà del Cittadella (un milione circa la spesa), dunque il giocatore resta in comproprietà con il Chievo: Iunco ha comunque firmato con il club granata un con­tratto biennale con opzione per il terzo anno. L’ingaggio dell’attaccante dovrebbe ag­girarsi attorno ai 200 mila euro, con un premio in caso di promozione in serie A. Grande la felicità del gioca­tore che lunedì in tarda sera­ta, dopo l’estenuante braccio di ferro per concludere la trattativa, in pizzeria per consumare un pasto veloce prima di partire alla volta di Torino, si è lasciato andare a parole sincere con Petrachi: «Grazie direttore, grazie. Vo­levo il Toro, avevo solo il To­ro in testa: adesso darò tut­to per fare bene». Molto sod­disfatto anche l’agente del giocatore, Valentino Sidella: «E’ stata una trattativa lun­ga, ma alla fine tutto è an­dato per il meglio».

     

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