Il Toro si gioca il futuro| Da zero a 40 milioni in 90 minuti
Vincere o morire: tertium non datur. Battere il Sassuolo non basterebbe ancora per tornare nel paradiso della serie A, perché poi servirebbero altre due partite. Però intanto è fondamentale per non rimanere nell’inferno della B: nella prossima stagione il club granata non avrà più il paracadute economico della Lega per attutire il tonfo in cadetteria e se già al bilancio del Torino è costata carissima quest’esperienza, un altro campionato all’ombra del calcio che conta sarebbe di indicibile gravità.
40 MILIONI - Tanto per essere subito chiari, con il nuovo criterio di ripartizione dei diritti televisivi un Torino in serie A potrebbe ricavare una cifra oscillante tra i 35 e i 40 milioni di euro. Il blasone del club conserva un suo fascino, nella stessa misura in cui incide il potenziale di una piazza che vanta pur sempre un bacino d’utenza assai importante a livello nazionale: il Torino ha più tifosi di Sampdoria e Fiorentina, pertanto percepirebbe una fetta di diritti superiore a quella dei summenzionati club. Sembra impossibile e invece è così.
TIFO CONTRO - E allora a tal proposito va anche registrata l’anomima però teoricamente non balzana teoria che accompagna le vicende del Torino e che racconta di un tifo piuttosto acceso da parte dei grandi club del nostro calcio affinché il sodalizio di Cairo resti dov’è. Perché è del tutto evidente che se a salire fosse il Brescia, o meglio ancora il Sassuolo o il Cittadella, la quota di diritti tv spettante per tali espressioni del nostro football sarebbe notevolmente inferiore: di conseguenza, è ovvio, le altre si spartirebbero una cifra più consistente.
