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  • Il 'traditore' capitolo secondo: tocca a Pjanic trascinare la Juve con la Roma

    Il 'traditore' capitolo secondo: tocca a Pjanic trascinare la Juve con la Roma

    • Nicola Balice

    Il ciclone Higuain ha letteralmente spazzato via tutto in estate. Tanto che la partita col Napoli, per ovvi motivi, ha vissuto un'attesa quasi spasmodica soprattutto dalle parti di Castel Volturno fino alla resa dei conti iniziata con l'abbraccio distensivo con Sarri e finita con il gol decisivo del Pipita. Una situazione che ha quasi fatto passare sotto traccia l'altro trasferimento che aveva scatenato polemiche in sede di calciomercato, per un passaggio della barricata dalla Roma alla Juve che nell'ambiente giallorosso non è stato per nulla gradito: quello che ha visto protagonista, ovviamente, Miralem Pjanic. Tra il serio e il faceto, l'amico (ex?) Radja Nainggolan non gliele ha mai mandate a dire né a giugno né tantomeno in questi giorni, alimentando la volata lunga verso il big match di sabato sera ribadendo il concetto: “Miralem non mi deve più parlare”, ha dichiarato sorridendo a Sky Sport. Non che lo stesso Pjanic si sia tirato indietro al momento di rispondere ed alcune sue frasi in sede di presentazione han lasciato il segno, quanto basta. Con un po' di clamore in meno, il confronto tra Pjanic e la sua ex squadra è quindi altrettanto atteso e sentito di quanto non sia stato quello di Higuain col Napoli. Nonostante un effetto clausola, completamente differente con la Roma interessata e tutt'altro che scippata, bisognosa com'era di cedere per fare cassa: ma questo, ormai, è già storia.

     

    LA PROVA DEL DIECI – Ed alla grande sfida con la Roma, ecco che Pjanic ci arriva nel miglior momento possibile. Smaltite le scorie di un fastidio alla schiena che lo aveva fermato nell'allenamento pre derby, contro il Toro ha saputo essere determinante anche solo in uno spezzone di gara. Coronando un magic moment che lo ha visto firmare 4 gol e 3 assist nelle ultime sei partite di campionato, per un bottino che complessivamente vede il numero cinque bianconero già a quota 6 gol e 7 assist. Numero cinque sulla schiena, numero dieci sul campo: proprio il passaggio al rombo di centrocampo ha permesso ad Allegri di schierare Pjanic nella posizione che lui sente più sua, quella del trequartista puro. Una situazione che sta spazzando via anche quegli equivoci tattici che lo vedevano sì decisivo a tratti, ma troppo spesso ancora fuori dal gioco. Ed ora la prova del nove, quella contro la Roma dalla quale è andato via per riuscire a vincere e a trasformarsi in un top player: anzi, la prova del dieci. Quella che con Spalletti e la sua idea di calcio, non è stato possibile affrontare.

    @NicolaBalice


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