Sembra incredibile ma non lo è. La successione di Antonio Conte alla guida della Nazionale si sta rivelando più complicata del previsto e, come riferiva ieri Mario Sconcerti sulle colonne del Corriere della Sera, la rosa dei nomi al vaglio del presidente federale Tavecchio era allargata addirittura a 40 nomi. In rigoroso ordine alfabetico, il primo nome sarebbe quello di Massimiliano Allegri, che però è ad un passo dal rinnovo con la Juventus, poi si spazia da Mancini a Gasperini, considerati tecnici di prima fascia insieme Spalletti e Motella. 

Il secondo gruppetto comprende Ranieri, Guidolin, De Biasi, che all'estero si sono fatti valere e che in certi casi hanno rilanciato le rispettive carriere dopo essere stati presi poco in considerazione in Italia, mentre l'ex Prandelli e Malesani appartengono, così come Lippi e Trapattoni, all'elenco dei "disoccupati di lusso", che possono tornare buoni nel caso in cui i primi nomi non fossero proprio raggiungibili. Due grandi ex calciatori ma con nessuna o pochissima esperienza in panchina come Cannavaro e Del Piero appartengono per ora al campo delle suggestioni, mentre la promozione dall'Under di Di Biagio sarebbe il ritorno ai tecnici federali, come fu con Bearzot, Vicini o Cesare Maldini.
Entro fine mese una scelta andrà fatta e, secondo quanto riporta Sportmediaset, sono in forte ascesa le possibilità di Gianni De Biasi, che ha lavorato benissimo alla guida dell'Albania qualificandola all'Europeo. Il primo contatto con Tavecchio è avvenuto a marzo in occasione della premiazione della Panchina d'oro, poi ha avuto anche una telefonata col consigliere federale Lotito e tra i suoi sponsor c'è il neo-eletto presidente della Lega Pro Gravina. La FIGC farà un ultimo tentativo per provare a convincere  Capello ad accettare, ma in queste ore è quello di De Biasi il nome più forte per il dopo Conte.