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  • Incocciati a CM: 'Napoli servono 3-4 colpi per lo Scudetto. Non date la fascia da capitano a Higuain!'
Incocciati a CM: 'Napoli servono 3-4 colpi per lo Scudetto. Non date la fascia da capitano a Higuain!'

Incocciati a CM: 'Napoli servono 3-4 colpi per lo Scudetto. Non date la fascia da capitano a Higuain!'

  • Giovanni Scotto
Specialista in promozioni. Un titolo che spetta di diritto al Beppe Incocciati calciatore, oggi allenatore e opinionista. L’ex attaccante, tra le altre, di Napoli e Milan, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.com per analizzare la stagione appena terminata, con una piccola parentesi sulla nazionale italiana, pronta per gli europei di Francia 2016:

Campionato finito: il titolo è andato alla squadra più forte?
“Il Napoli ha disputato una stagione straordinaria, andando oltre le aspettative ma la Juventus resta sempre un gradino avanti, grazie soprattutto alla profondità della rosa che consente ad Allegri di avere più soluzioni a disposizione. Gli azzurri hanno fatto vedere un grandissimo calcio e il merito è di Sarri ma per competere in Europa e in Italia è necessario dotarsi di un parco giocatori di livello. L’undici del Napoli è di grande valore ma non possono bastare pochi giocatori per compiere il salto qualità”.

Dove bisogna intervenire per rendere la squadra azzurra ancor più competitiva?
“Il Napoli, mai come quest’anno, è stato vicinissimo alla Juventus e dunque ha avuto modo di scoprire i suoi pregi, che l’han portato fin lassù, e i suoi difetti. Con la Champions, gli azzurri dovranno decidere cosa fare del loro futuro. A mio avviso mancano 3-4 giocatori di un certo spessore per accorciare le distanze dai bianconeri”

Sarà importante ripartire da Higuain?
“E’ quasi impossibile rinunciare ad un calciatore del suo talento, quest’anno ha fatto cose straordinarie, ha trascinato il Napoli a suon di gol ma parliamo di un attaccante completo, bravo in ogni fondamentale. Cederlo non sarebbe un bene perché poi sarebbe assolutamente difficile rimpiazzarlo”

La fascia da capitano potrebbe completarlo nelle vesti di leader del gruppo?
“In realtà la fascia non dà grandi motivazioni, non credo possa fare la differenza in questo senso. Poi bisogna anche perdonargli certe uscite, è il suo carattere. Non possiamo pretendere che un calciatore sia perfetto sotto tutti i punti di vista. Si è discusso molto dei suoi scatti d’ira e penso alla gara con l’Udinese ma bisogna essere anche un po’ tolleranti con campioni di questa portata. La fascia, paradossalmente, potrebbe penalizzarlo perché aumenterebbe il peso della pressione”.

Nazionale: con quali prospettive parte la selezione di Antonio Conte?
“Squadra molto debole, con pochi punti di forza. Ma la nazionale è stata spesso capace di ribaltare i pronostici nei momenti di maggiore difficoltà. C’è poco talento ma il problema nasce alla base. Bisogna tornare a lavorare sulla qualità a differenza di quanto fatto negli ultimi anni. I tecnici italiani hanno lavorato troppo sull’aspetto tattico, tanto da diventare dei veri e propri maestri ma hanno lasciato un po’ da parte l’aspetto tecnico. Bisognerebbe curare entrambi gli aspetti, con la medesima attenzione, a cominciare dai settori giovanili”.
 

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