Come mai in questa finestra di mercato estiva i prestiti con diritto di riscatto hanno predominato? Ovvio: per esigenze economiche. In un mercato in crisi, le società si sono dovute adattare. E la Juventus non ha fatto eccezione. Rivoluzionare la rosa, facendo attenzione ai bilanci, ma soprattutto al taglio degli ingaggi che gravavano su corso Galileo Ferraris, era l'obiettivo della Signora. E Beppe Marotta ha operato in questo senso, facendo molta attenzione soprattutto a quest'ultimo aspetto, cercando di 'liberarsi' di chi non faceva più parte del progetto.

I vari Trezeguet, Zebina, Poulsen e Camoranesi, che avevano un contratto 'pesante' per il portafoglio bianconero, sono stati invitati ad accasarsi altrove. L'attaccante percepiva 4,5 milioni di euro all'anno, il terzino 2 milioni, il danese 3,3 e l'italo-argentino 3. Vero che rimpiazzare giocatori come Trezegeut e Camoranesi sarà pressoché impossibile, ma se la linea guida dev'essere votata al risparmio, le scelte sono obbligate e ora sono altri dirigenti e altre società a dover gestire la patata bollente. In una sola estate Marotta è riuscito ad abbattere il monte ingaggi di circa 25 milioni di euro. Missione compiuta.