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  • Inter, con due terzini sei da scudetto. Poi un centrale al posto di Ranocchia
Inter, con due terzini sei da scudetto. Poi un centrale al posto di Ranocchia

Inter, con due terzini sei da scudetto. Poi un centrale al posto di Ranocchia

Che l’Inter non fosse una squadra di brocchi era già evidente a tutti, ma la gara contro la Juventus ha ulteriormente rinforzato questo concetto che invece Chievo, Palermo e Hapoel Be’er Sheva avevano offuscato. Con Banega e Joao Mario in mezzo al campo, l’assenza di qualità non sembra più un problema e anche Mauro Icardi sta beneficiando di cotanto ben di Dio, aiutato ulteriormente dal lavoro di Perisic, Eder e Candreva sulle corsie laterali. In questa grande squadra, però, c’è qualcosa che stona e che spesso influisce negativamente sui risultati. L’apporto dei terzini è insufficiente, Santon, D’Ambrosio e Nagatomo non sono da vertice. Tanti gli episodi chiave che li vedono protagonisti in questa stagione, da Verona (contro il Chievo) alla gara di ieri sera contro la Juventus, c’è sempre il loro lo zampino nei gol incassati da Samir Handanovic. 

TUTTI GLI ERRORI - Contro gli uomini di Maran, D’Ambrosio, per l’occasione impiegato in una difesa a tre, va giù troppo in fretta su una finta di  Birsa che poi calcia a rete. Nella gara successiva contro il Palermo tocca invece a Santon dare una bella mano agli avversari: l’esterno italiano stoppa male un pallone semplice e lo sistema perfettamente sui piedi di Rispoli che calcia da fuori area. La deviazione decisiva (sempre di Santon) fulmina il portiere sloveno dell’Inter. A Pescara D’Ambrosio rifà sua la palma di peggiore in campo perdendosi Bahebeck in area di rigore e mandandolo in gol. Contro la Juventus l’errore è addirittura di coppia: Alex Sandro sfugge troppo semplicemente all’esterno campano e serve Lichtsteiner all’interno dell'area di rigore. La marcatura dello svizzero sarebbe competenza di Santon che vede il taglio, ma l’ex Newcastle si addormenta e non segue l’avversario che si presenta solo davanti ad Handanovic. Anche contro l’Hapoel Be’er Sheva non sono mancate le disattenzioni degli esterni, che però non sono state tradotte in gol dagli israeliani: dopo 4’ di gioco è Nagatomo a lasciare solo in area il proprio avversario, che in scivolata manca il bersaglio grosso. Dopo 8’, invece, D’Ambrosio sbaglia l’ennesima diagonale della stagione ed esattamente come a Pescara rischia di far capitolare i suoi lasciando libero Lucio Maranhao a due metri dalla porta. 

L'INTERVENTO DI SUNING - Dati di fatto che sottolineano l’urgenza di intervenire sul mercato di gennaio. Il rientro di Ansadi potrebbe risolvere il problema a destra (anche se è tutto da dimostrare), mentre sull’altra corsia bisognerà correre ai ripari. Suning lo farà indubbiamente e a quel punto, quando l’Inter avrà sistemato tutte le lacune, saranno dolori per tutti. Qualcosa manca anche in difesa, perché tolti Miranda e Murillo, non ci sono i rinforzi adeguati. Per Ranocchia vale lo stesso discorso fatto sugli esterni, ha dimostrato negli anni di non essere da vertice, di conseguenza non può essere il primo ricambio in difesa per un club che ambisce a partecipare con costanza alla Champions League.

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