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  • Inter, da Della Giovanna a Bonetto: ecco chi sono i Primavera eletti da Mancini

    Inter, da Della Giovanna a Bonetto: ecco chi sono i Primavera eletti da Mancini

    • Emanuele Tramacere
    Meglio tanti giovani che abbiano la voglia di emergere o tanti campioni privi di obiettivi? Roberto Mancini ha scelto di scherzarci su in conferenza stampa dando una probabile formazione dell'Inter infarcita di Primavera. Il pericolo di vedere una squadra molle tanto quanto quella vista contro la Lazio è concreta e allora perchè non provare a caricare l'ambiente lanciando alcuni fra i ragazzi della Primavera che hanno già conquistato l'accesso diretto alle finale eight vincendo il girone B del campionato Primavera? Radu, Gyamfi, Della Giovanna, Bonetto, e Zè Turbo, sono i ragazzi citati da Mancini in conferenza stampa, ma proviamo a conoscere meglio i talenti dell'Inter del futuro.

    IONUT RADU - Arrivato in Italia nel 2013 e tesserato per la Pergolettese, Radu viene presto notato dall'osservatore Paolo Castellini, ex portiere nerazzurro, che lo consiglia ad Ausilio che lo mette subito sotto contratto. Mette subito in mostra le proprie caratteristiche dato che con gli allievi porta l'Inter alla vittoria contro il Milan parando 3 rigori nel 4-2 finale e segnando anche il rigore decisivo in semifinale contro il Parma. Ha all'attivo la vittoria del Viareggio 2015 e, inserendosi in una folta linea di giovani portieri nerazzurri (da Belec a Bardi e Di Gennaro), l'estremo difensore rumeno classe '97 sta seguendo le orme del suo idolo, Samir Handanovic.

    BRIGHT GYAMFI - Terzino destro di spinta, ma poco avvezzo al gol, l'esterno Ghanese classe '96 è uno dei fuoriquota a disposizione di Stefano Vecchi. Sebbene non sia propenso a vedere la porta è per un gol segnato in finale nel Viareggio 2015 ad essere salito agli onori della cronaca. E' stato sui, infatti, il destro al volo che chiuse i conti sul 2-0 nella finale vinta contro il Verona di Gollini. In estate per lui si sono mosse diverse società di serie A, Chievo Verona, Sassuolo e Carpi, ma l’Inter ha rifiutato ogni trattativa per provare a farlo maturare, soprattutto in fase difensiva, vicino alla prima squadra.

    FABIO DELLA GIOVANNA – Classe 1997, difensore centrale mancino e molto tecnico, Della Giovanna è al primo anno da titolare in Primavera. All'Inter c'è arrivato da piccolissimo, a 7 anni, quando faceva parte dei Pulcini. Da allora il suo percorso di crescita è stato graduale ma costante. Spesso è lui a vestire la fascia da capitano della formazione di Vecchi, ma nonostante il grande carisma, ciò che contraddistingue il centrale nerazzurro è una grande umiltà. Sa di non essere ancora pronto per il grande salto, ma il futuro è tutto dalla sua: "Ho bisogno di ancora un anno o due di esperienza prima di provare il grande salto. Esordire e integrarsi è più facile per un attaccante o un centrocampista". Umiltà e voglia di migliorarsi, il ragazzo si farà.

    MATTIA BONETTO - Arrivato all'Inter nel 2014 dal Montebelluna (sì, proprio come Aldo Serena seppur in un ruolo differente) classe '97 conquistò un titolo Nazionale con i giovanissimi e uno con gli allievi. Esordì in Serie D, ma l'Inter si precipitò su di lui strappandolo per 30mila euro alla formazione veneta. Bonetto si è preso fin da subito le redini del centrocampo nerazzurro con la formazione Berretti per poi esordire in Primavera. E' lui il capitano designato della squadra di Vecchi. Schermo davanti alla difesa brilla per tempi di intervento e capacità di lettura dell'azione. Può migliorare dal punto di vista tecnico, ma è forse il più pronto per riuscirci.

    JOSÈ CORREIA (Zè Turbo) - Turbo, così come lo ha chiamato Mancini in conferenza stampa è forse il giocatore più in vetrina della formazione Primavera. Attaccante classe '96, rapidissimo e dotato di una grande tecnica di base, è arrivato in nerazzurro nel gennaio 2015 scatenando un piccolo cosa mediatico. Lo Sporting Lisbona, infatti, aveva già trovato un accordo con l'Atletico Madrid, club da cui l'Inter stava provando a prendere Alessio Cerci. Lo scatto del ds Ausilio che strappò Zé Turbo alla concorrenza fece saltare l'acquisto dell'esterno romano passato poi al Milan. Chi ci abbia guadagnato lo stabiliranno i posteri, sicuramente l'Inter ha fra le mani uno dei talenti più interessanti di tutto il panorama europeo.

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