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  • Inter: oltre a Icardi c’è il deserto
Inter: oltre a Icardi c’è il deserto

Inter: oltre a Icardi c’è il deserto

  • Stefania Accosa
Chissà che Inter sarebbe senza la fondamentale presenza di Mauro Icardi. L’attaccante argentino sta rivestendo al meglio il compito di capitano dei nerazzurri, mostrando professionalità, maturità e impegno costante in campo. Sono però pochi gli elementi della squadra che lo imitano nell’atteggiamento, e a pagarne è la classifica, con l’Europa sempre più lontana. Prima la sconfitta a Crotone, poi il derby dal pareggio amaro buttato via a pochi secondi dal fischio finale, ed infine i 5 gol presi a Firenze, partita in cui a brillare è stato il solo Icardi con una tripletta. È questa la striscia di risultati insoddisfacenti, che ha convinto la dirigenza dell’Inter al ritiro in Pinetina fino allo scontro con il Napoli. I nerazzurri intanto pensano ad una rivoluzione e sono molto attivi sul mercato, ma stanno dimenticando di agire su un reparto indispensabile

ANCHE L’ATTACCO È SOTTO ACCUSA - Sul banco degli imputati è finita soprattutto la difesa, ma non può essere considerata il capro espiatorio, infatti, a sorpresa, va analizzata anche un’altra annosa questione: la pochezza dell’attacco nerazzurro. Potrebbe sembrare contraddittorio dopo aver elogiato il capitano Icardi, ma non è lui il problema, piuttosto la mancanza di alternative, che lega per forza di cose l’Inter ad adottare uno statico schema di gioco (soprattutto il 4-2-3-1). La punta centrale classe 1993 ha realizzato ben 26 reti in 38 presenze, ma oltre a lui sulla panchina c’è il vuoto assoluto. Senza l’argentino a disposizione, il tecnico sarebbe costretto a schierare il non convincente Eder (6 reti in 35 presenze), o il giovane Pinamonti, aggregato in prima squadra direttamente dalla Primavera. Per non parlare del 35enne Palacio, in scadenza a giugno. Certo ci sono le ali, Perisic e Candreva in primis, ma l’Inter gioca sempre e unicamente ad una sola punta: poche variazioni, tanta prevedibilità, e ingabbiando Icardi si toglie concretezza al gioco nerazzurro, non sfruttando tutte le sue potenzialità, che emergerebbero anche accanto ad un altro attaccante. 

MERCATO IN ATTACCO – Prevenire è meglio che curare, e nella sciagurata ipotesi di un infortunio di Icardi, è necessario poter contare su una panchina “lunga” e di qualità per sopperire alla sua assenza. Magari puntando al prossimo mercato estivo su un nome che in campo possa legare bene anche al fianco del centravanti argentino. Uno degli obiettivi caldi è il ceco Patrik Schick della Sampdoria. Giovane e dal grande talento, se i nerazzurri lo vogliono, dovranno accelerare, infatti anche la Juve ha messo gli occhi sulla punta centrale 21enne. Un altro attaccante è Kylian Mbappé del Monaco, ma è sulla lista dei desideri di top club come il Real Madrid che solitamente spazzano via la concorrenza. Il giovane Andrea Pinamonti piace in prospettiva, e per questo ha rinnovato recentemente con l’Inter, ma da qui a vederlo titolare è un’altra questione. Al momento, è invece quello di Domenico Berardi del Sassuolo il nome che ha la più alta percentuale di probabilità che arrivi alla Pinetina, anche se il suo ruolo porterebbe al sacrificio di Candreva, entrambi infatti giocano da ala destra. Oltre alle suddette proposte, l'Inter sta considerando poco il potenziamento della fase offensiva, concentrandosi su altri reparti. 

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