Inter, i prossimi 'deb' dopo Gnoukouri
MANCINI E' UNO DI PAROLA- L'ex tecnico del City è uno che ama lanciare i giovani, lui fece il suo debutto in Serie A a 16 anni (ndr), e aver fatto esordire ben 30 baby della cantera nerazzurra testimonia questa grande attenzione da parte sua verso il settore giovanile. L'Inter Primavera è un rullo compressore ed ha una rosa di qualità davvero invidiabile. Dopo aver trionfato nel Torneo di Viareggio, nel mese di febbraio, la squadra nerazzurra è una delle serie candidate per poter vincere lo Scudetto di categoria. Stefano Vecchi e tutto il suo staff stanno vedendo ripagati i frutti del loro lavoro, non solo per quanto concerne i risultati in campo, ma soprattutto perché hanno formato tanti giovani già pronti per la prima squadra.
ECCO GLI IDENTIKIT- Mancini nella conferanza stampa di presentazione al match contro la Roma ha fatto due nomi: il trequartista guineiano Zé Turbo, arrivato a gennaio dallo Sporting Lisbona che ha già segnato quattro reti in cinque presenze nel campionato Primavera. Mancino naturale, Zé Turbo sta stupendo tutti per le sue enormi qualità tecniche ma soprattutto per la sua capacità di ambientamento. L'altro giovane di belle speranze è Federico Dimarco, milanese doc, che compirà 18 anni nel mese di novembre. Il classe '97 è uno dei punti di forza della squadra di Vecchi, e nel caso in cui Mancini lo dovesse chiamare in causa farebbe il suo esordio in Serie A a soli 17 anni e mezzo. Ci sono però altri giocatori che potrebbero essere presi in considerazione visto che sono già aggregati alla prima squadra come Michele Rocca e Andrea Palazzi (che ha già esordito per 8' in Europa League). Entrambi centrocampisti classe '96 e tutti e due nativi di Milano come Dimarco. Mancini sa quanto sia importante il settore giovanile, soprattutto per il futuro, e in queste ultime sei giornate avrà modo di farsi un'idea su chi, dei giovani nerazzurri, sia già pronto per fare il salto di qualità per la prossima stagione.
MG
