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  • Inter: Eder manda due messaggi a Icardi, Skriniar impressiona

    Inter: Eder manda due messaggi a Icardi, Skriniar impressiona

    • Pasquale Guarro
    Dopo la vittoria contro il Lione, l’Inter di Luciano Spalletti ben figura anche contro il Bayern Monaco, battendo 2-0 gli uomini di Ancelotti. Evidente il lavoro del tecnico toscano, che in poche settimane è riuscito a stravolgere l’attitudine difensiva della squadra. I nerazzurri occupano in modo organizzato l’intero rettangolo di gioco, stringono i reparti e non si sfilacciano praticamente mai. Una struttura che permette a tutti di rendere al meglio, anche a chi solo qualche mese fa sembrava ormai lontano dal progetto della società di corso Vittorio Emanuele. Eder, Miranda, Kondogbia, Skriniar e Borja Valero le note più liete, ma l’intero gruppo nerazzurro ha affrontato al meglio l’amichevole contro gli uomini di Carlo Ancelotti. 

    Borja Valero - Centrocampista di qualità, difensore aggiunto, cervello pensante di una squadra in perenne movimento. Lo spagnolo regola i tempi e rifinise giocate tirate a lucido. 

    Skriniar - Non sarà bellissimo da vedere, ma lì in mezzo è un faraglione: non passa niente. Ottimo senso della posizione e grandi capacità di concentrazione. In 90’ di gioco non stacca mai la spina e Spalletti lo premia lasciandolo in campo quasi fino al triplice fischio. 

    Eder - Manda a Icardi due messaggi chiarissimi. Stende il Bayern con due gol da attaccante vero, entrambi di testa. Il gioco di Spalletti richiede una punta di movimento, che sappia giocare di sponda e aprire spazi in favore degli inserimenti dei propri compagni. Un lavoro che l’ex Sampdoria dimostra di saper svolgere già molto bene. 

    Kondogbia - Gioca con grande sicurezza e offre protezione alla difesa. Bravo anche nel riavviare velocemente l’azione. É uno di quelli che potrebbero trarre maggior beneficio dal lavoro di Luciano Spalletti. Si  concede anche qualche finezza evidenziata dagli applausi del pubblico. 

    Miranda - Ennesima prestazione convincente del brasiliano in questa tournée asiatica della squadra nerazzurra. La deludente stagione aveva spinto la critica a qualche giudizio un po’ affrettato, mostra di essere ancora un giocatore vero. La rifondazione di Spalletti può ripartire da lui. 

    Da rivedere, invece, Nagatomo, Gagliardini e Gabigol, che per motivi diversi non hanno brillato quanto gli altri. 

    Nagatomo - Il Bayern parte forte proprio dalla sua parte. Dopo 13' di gioco subisce un tunnel e svariati dribbling. È bravo a non darsi per vinto, ma soffre Koman in più occasioni e nelle diagonali alte regala sempre parecchi brividi per evidenti e non colmabili limiti fisici.

    Gagliardini - Il centrocampista italiano appare in ritardo di condizione. Entra a risultato acquisito, ma non riesce a regalare alla squadra il fosforo di cui avrebbe bisogno nei minuti finali. Rimane un elemento importante. Da recuperare in fretta. 

    Gabigol - Buone giocate di matrice brasiliana, manca, però, di quella concretezza tanto utile nel gioco del calcio. La giovane età ed il poco tempo avuto a disposizione finora lo spingono alla giocata a sensazione. 
     

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