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Inter, Eder un dodicesimo fondamentale per Pioli

Inter, Eder un dodicesimo fondamentale per Pioli

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport accende i riflettori su Eder, che domani - contro l'Empoli - avrà sicuramente una chance da titolare. 

CONTRO IL PASSATO "L’oriundo ha realizzato a San Siro cinque delle sei reti in assoluto da quando è a Milano. Con Candreva, Eder è l’interista più prolifico tra quelli a disposizione di Pioli contro l’Empoli. Toccherà a lui prendersi sulle spalle l’Inter in un momento così delicato. Eder insomma dovrà trascinare l’Inter proprio contro la squadra che per prima ha creduto in lui. L’Empoli infatti lo ha acquistato dal Criciuma (Brasile) nel novembre del 2005 per 550mila euro. E, dopo un’esperienza a Frosinone, è sempre in Toscana che Eder esplode diventando capocannoniere in serie B con 27 gol in 40 partite. E’ la stagione 2009-10, quella che porta l’Inter allo storico Triplete. E’ ad Empoli insomma che inizia il decollo del 30enne di Lauro Muller che lo porterà anche in Nazionale grazie al fatto che suo nonno Giovanni Battista Righetto era di Nove, in provincia di Vicenza, da dove a 13 anni era emigrato in Brasile nel 1891".

IL DODICESIMO UOMO - "Un ruolo fondamentale nella carriera di Eder l’ha avuto la Samp, dove ha mantenuto standard realizzativi sempre vicini alla doppia cifra. Erano addirittura 12 - meglio di lui soltanto Higuain - quando l’Inter nel gennaio 2016 puntò 13,5 milioni (bonus compresi) su di lui per inseguire la Champions dopo un mese di orrori. Se però la squadra non gira, un nuovo fa fatica ad inserirsi e a trovare il solito feeling con la porta. Per Eder quella del gol diventa una maledizione, visto che la prima gioia arriva solo il 23 aprile, in Inter-Udinese 3-1. In tribuna per la prima volta quella sera ci sono i vertici di Suning, che due mesi dopo si prenderanno la società. La musica non cambia molto in avvio di questa stagione. De Boer gli dà una chance nella prima a Verona, ma l’Inter deraglia e poi si va con Candreva e Perisic. Eder gioca qualche spezzone e segna solo nel k.o. di Bergamo. Anche per lui, l’aria cambia con Pioli. Rimane sempre dietro a quei due, ma diventa il dodicesimo uomo che spacca le partite. Succede addirittura per tre gare di fila, con la punizione da cui nasce il gol decisivo di Perisic a Udine e le reti a Chievo e Pescara. Ora deve dimostrare che anche per lui Lazio e Juve sono state solo un episodio".

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