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  • Inter forte con le deboli e debole con le forti

    Inter forte con le deboli e debole con le forti

    L'edizione odierna di TuttoSport analizza il lavoro di Stefano Pioli e spiega come il tecnico emiliano abbia avuto qualche problemino contro le formazioni che sostano nella parte sinistra della classifica. 

    "Champions addio? Se non al 100%, di sicuro una percentuale superiore al 90. La rincorsa dell'Inter di Stefano Pioli al terzo posto rischia di essersi arenata a Torino contro la squadra dell'ex Mihajlovic, in virtù anche del successo di ieri del Napoli a Empoli. Quanto accaduto sabato sera, però, conferma un trend oggettivamente non positivo dell'undici nerazzurro sotto la guida del tecnico emiliano, un dato che potrebbe pesare nella valutazione finale che farà la società della gestione di Pioli. Non è esercizio corretto mettere oggi di nuovo in dubbio il futuro dell'allenatore dopo che la squadra ha sì sofferto a Torino ma non ha vinto per i due errori sottoporta di Perisic nei minuti finali. Va però sottolineato come l'Inter, di fronte all'ennesimo esame contro una squadra della prima metà della classifica, abbia (parzialmente) fallito. Grande con le piccole, piccolo con le grandi: i quattro mesi in panchina di Pioli potrebbero essere riassunti così. La media punti della sua Inter nelle diciassette partite disputate con lui in panchina è infatti eloquente. Pioli ha finora affrontato nove delle dieci squadre che sono posizionate nella seconda metà della classifica - manca il Crotone, incrociato e sconfitto dall'Inter nel breve interregno di Stefano Vecchi - e le ha sconfitte tutte quante, ottenendo 27 punti su 27, con una media perfetta di 3 a partita. Diverso il discorso se si vanno ad analizzare le gare con le nove squadre che militano nella cosiddetta parte sinistra della classifica. Pioli ne ha sfidate otto (manca la Sampdoria, prossima rivale dopo la sosta nel posticipo di lunedì 3 aprile) e il rendimento è stato ben diverso da quello precedente, con tre successi (Fiorentina, Lazio e Atalanta), due pareggi (Milan e Torino) e tre sconfitte (Napoli, Juventus e Roma) per un totale 11 punti sui 24 a disposizione e una media di 1.4. Un ruolino di marcia che se paragonato a quelle delle altre formazioni in lotta per l'Europa fa capire perché per l'Inter al momento l'obiettivo più alla portata sia l'Europa League più che la Champions".

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