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  • Inter, i giocatori in uscita a gennaio

    Inter, i giocatori in uscita a gennaio

    Tre acquisti, uno per reparto. Tre colpi in grado di risollevare l’andamento fin troppo altalenante dell’Inter in campionato e garantire a Roberto Mancini la possibilità di mettere in atto senza adattamenti di ruolo la propria idea tattica. E’ questa la missione che il direttore sportivo Piero Ausilio si è imposto per la sessione invernale di calciomercato ma, purtroppo, si sta scontrando con una situazione di bilancio che non lascia grandi margini di manovra.

    CEDERE PER FARE MERCATO - Per questo motivo il direttore sportivo nerazzurro sarà costretto a cercare dal mercato operazioni basate, principalmente su scambi, prestiti secchi o, al massimo, con l’inserimento di una clausola di diritto di riscatto. Ma se il club di Corso Vittorio Emanuele vorrà regalare ai propri tifosi un acquisto importante, o se vorrà avere un piccolo margine dal punto di vista economico dovrà passare attraverso l’autofinanziamento con la cessione di giocatori che al momento possono ancora avere mercato.

    UN CENTRALE DI TROPPO - Se Walter Mazzarri aveva chiesto per la propria difesa a 3 un difensore che completasse il reparto, i 5 centrali (più il giovane Donkor) attualmente in rosa risultano eccessivi nella linea a 4 di Roberto Mancini. Andrea Ranocchia e Juan Jesus restano titolari inamovibili e Marco Andreolli può vantare un percorso di crescita nelle giovanili nerazzurre che lo rende uomo fondamentale nella compilazione delle liste Uefa. Ecco perciò che i nerazzurri si trovano a dover fronteggiare un doppio caso spinoso. Il primo riguarda il centrale serbo Nemanja Vidic arrivato in estate a parametro zero dal Manchester United e mai veramente convincente a Milano. Ha uno stipendio da oltre 3 milioni di euro e secondo la stampa inglese potrebbe scegliere di ritornare in Premier League anche se l’agente, anche ai nostri microfoni ha di fatto smentito l’ipotesi. Il secondo, invece, è quello di Hugo Campagnaro, portato a Milano da Mazzarri, ma mai realmente positivo. Ha il contratto in scadenza a fine stagione e le offerte arrivate per lui non prevedono lo stesso stipendio da oltre 1 milione di euro garantitogli dall’Inter che, però, si priverebbe volentieri del centrale argentino.

    UN CENTROCAMPO SENZA MERCATO - Il reparto più affollato e anche quello meno convincente di questo finale di 2014 è sicuramente il centrocampo. L’Inter attualmente può contare sull’apporto di otto centrali di centrocampo, un numero fin troppo elevato considerando l’ideale linea a 3 impostata da Roberto Mancini. Se per Kovacic i discorsi relativi ad un possibile addio saranno rimandati a giugno anche per Hernanes, Medel e M’Vila non c’è margine di manovra con offerte che latitano e la volontà di non inserire minusvalenze a bilancio. Per questo motivo, ad oggi, l’unico giocatore che può avere mercato in mediana è ancora una volta Fredy Guarin. Il centrocampista colombiano sembra aver trovato una seconda maturità con l’approdo di Mancini, ma è anche l’unico in rosa a poter essere considerato merce pregiata con cui ricavare un piccolo budget di mercato. In estate il Valencia è stato ad un passo dalla chiusura e in Premier League non mancano i suoi estimatori. L’Inter dovrà, in caso di addio, accontentarsi di circa 10 milioni di euro, realizzando comunque una piccola plusvalenza sugli oltre 13 versati al Porto ma già parzialmente ammortizzati a bilancio.

    VIA PER GIOCARE - Infine ci sono quei giocatori raramente utilizzati da Mancini, quelli che possono ancora avere un mercato da Serie A e che possono partire (anche in prestito) alla ricerca di minuti importanti da disputare entro la fine della stagione. Si tratta dei centrocampisti Khrin e Obi, con l’agente dello sloveno che sarà a Milano in settimana per parlare con il club, e del laterale Mbaye. Tutti e tre fanno parte della lista Uefa che riguarda i giocatori cresciuti nel vivaio nerazzurro e, quindi, il club dovrà valutare attentamente le modalità di una cessione. Difficilmente tutti e tre potranno lasciare Appiano Gentile, ma l’arrivo in nerazzurro di giocatori cresciuti calcisticamente in Italia come l’obiettivo di mercato Alessio Cerci potrebbero aprire uno spiraglio anche per loro.

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