Inter, Sneijder come Julio Cesar: troppi soldi, mandiamolo via
Il legame d'amore tra Wesley Sneijder e l'Inter potrebbe chiudersi qui. Le parole di sabato pomeriggio del direttore dell'area tecnica nerazzurro, Marco Branca, non sembrano lasciare spazi a dubbi o incertezze. A rafforzare questa tesi, inoltre, ci sono degli episodi del recente passato della storia dell'Inter che indirizzano la soluzione del caso sempre più verso la separazione delle parti.
Sneijder non giocherà fintanto che non ci sarà un'intesa sulla sua situazione contrattuale. L'Inter gli ha proposto il rinnovo, lui tentenna. Tentenna perché è un rinnovo con ritocco dell'ingaggio verso il basso, figlia della politica economica di casa Inter, e perché spera di poter avere altre chances in altri club. Ad oggi, però, non ci sono offerte.
Un indizio sul fatto che qualcosa non andasse l'aveva già lanciato circa una settimana fa Andrea Stramaccioni in conferenza stampa: "Sneijder sta meglio, ma non è stato convocato per una decisione mia". Ieri Branca ha svelato il motivo di questo stop.
La situazione è chiara: Sneijder non vuole abbassarsi lo stipendio e l'Inter è pronta allo scontro. Una scena già vista a suo tempo con Julio Cesar, che non accettò di spalmarsi l'ingaggio e andò via gratis. E riprova, anche qui, ne siano le dichiarazioni dello stesso Julio Cesar mesi dopo: "L'Inter mi ha proposto la riduzione dello stipendio, ma nessun giocatore nella mia posizione avrebbe accettato una cosa del genere. Quindi fra le parti si è creata una situazione un po' sgradevole". Con Sneijder come finirà? I presupposti per un divorzio già a gennaio ci sono tutti.
